libertaE’ stato un crescendo di partecipazione la nostra apertura ai commenti su diversi articoli. Abbiamo notato che la gente ha una grandissima voglia di parlare, di esprimere le proprie opinioni, registrare le proprie istanze.

Lo abbiamo detto fin dalla prima campagna di comunicazione: Canicattiweb.com è la voce dei cittadini.

Vogliamo continuare a dare voce a tutti, perchè riteniamo che un mezzo come il nostro possa aprire nuovi orizzonti per la nostra città, per migliorarla e renderla più vivibile.

Abbiamo apprezzato le segnalazioni, i confronti politici e a volte anche qualche sfogo. Dobbiamo però fare una sottolineatura; denunciare inefficienze, disservizi, inconcruenze, incoerenze politiche fa parte della dialettica democratica. E fin qui noi siamo a vostra disposizione. Non apprezziamo che talune volte lo sfogo venga indirizzato su una o più persone non per quello che non hanno fatto, ma per astio personale.

Questo è un atteggiamento che non ci è possibile pubblicare, primo perchè il nostro non è un mezzo per offendere alcuna persona o personaggio politico, secondo perchè riteniamo molto più interessante che ci inviate foto e articoli o relativi commenti su oggettivi disservizi che forse a seguito delle vostre e nostre segnalazioni possono essere risolti.

La proposta del sindaco del Triveneto è una mera provocazione finalizzata ad aprire un dibattito politico. Lungi da noi pensare che Canicattì non contenga tra i propri cittadini intelligenze di primissima qualità.

Canicattì è un paese che nel corso della sua storia ha dimostrato a tutta l’intera provincia la propria frizzanteria e la capacità imprenditoriale dei propri cittadini di gran lunga superiore a tante altre realtà siciliane.

Ci duole vedere che una città con tutte queste potenzialità stia attraversando un momento buio. La colpa? Di tutti, di noi cittadini che buttiamo la carta fuori dal finestrino, di chi posteggia nel posteggio dei disabili senza esserlo, di chi vuole passare avanti piuttosto che rispettare una fila, e di tutti quelli che ignorano le normali ed elementari regole di civile convivenza.

Ma la colpa è anche della politica, che ci ha abituato al favore piuttosto che ai diritti, ai politici delegati dal popolo per gestire al meglio questa comunità, di tutti noi che vogliamo cambiare qualcosa ma che non riusciamo a cambiare nulla…

Libertà è dire qualcosa che riguarda tutti noi, la nostra terra , il nostro paese, la qualità della vita di tutti.

Pertanto continueremo a dare voce a tutti coloro che hanno fatto di questo concetto la loro voglia di comunicare.

Fotografate le cose che non vanno, fotografate le strade impraticabili, le cose che non funzionano, gli uffici inefficienti, i diritti negati, le prepotenze, l’ineducazione, raccontateci cosa non funziona nel vostro quartiere, su questo accenderemo le luci di Canicattiweb.com.

Perchè questa terra non ci è stata lasciata in eredità dai nostri padri, ma ci è data in prestito dai nostri figli.

di Cesare Sciabarrà