Tutto tace nei cortili di Ravanusa, la gente ha lasciato le sue abitazioni per trovare lavoro nelle grandi città del nord o c’è chi ha scelto alloggi più confortevoli nei palazzoni del paese. I cortili un tempo erano luoghi di condivisione di gioie e dolori, ma anche luoghi un po’ indiscreti dove ognuno sapeva tutto di tutti. Oggi sono ormai angoli vuoti, appendici solitarie dei nostri paesi che hanno perso il sapore dei tempi antichi. Da dieci anni, precisamente da quando don Emanuele Casola è diventato arciprete della Chiesa Madre, i cortili di Ravanusa nei mesi estivi tornano a vivere, anche se per un solo un giorno a settimana, il lunedì, per riempire di contenuti il cammino dei tanti parrocchiani e non. Da vecchi centri di condivisione e di chiacchiere, focolai di vite contadine, i cortili tornano a richiamare la gente, che ormai popola frettolosamente solo le strade, per invitarla a sedere, a fermarsi un po’ a riflettere. Questo è lo scopo dell’appuntamento settimanale che caratterizza le estati dei ravanusani da qualche anno a questa parte, la riflessione su argomenti importanti che insieme intessono il filo conduttore che annualmente li caratterizza. Il primo appuntamento di quest’anno è per lunedì 9 luglio alle ore 20,30 in piazza XXV Aprile. Ospite della serata sarà il direttore della TV “Telejato” Pino Maniaci con il quale si rifletterà sul tema della “legalità. Un fuoco di idee e speranze pulsa ogni lunedì nel cuore di Ravanusa, un fuoco che prova ad infondere vita e a suggerire sogni alla gente di questi luoghi. (Un momento della manifestazione passata).

Giovanni Blanda