Beni per un valore di oltre tre milioni di euro sono stati sequestrati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento a Gioacchino Francesco Cottitto, 46 anni imprenditore nel settore agroalimentare, di Palma di Montechiaro. Cottitto fu arrestato nell’operazione “Apocalisse”, nel 2010, insieme a Giuseppe Falsone, 43 anni considerato il capo di “Cosa Nostra” agrigentina, a Giuseppe Gambino di Ravanusa e all’imprenditore Diego Lo Giudice. Cottitto, pur non essendo organico a “Cosa Nostra” è stato accusato da collaboratori di giustizia di essere molto vicino a Falsone.  Il provvedimento di sequestro comprende 28 immobili tra terreni e fabbricati; due ditte individuali, tre società e numerosi conti correnti e rapporti bancari.