Attirare turisti puntando sulla valorizzazione delle risorse enogastronomiche dell’entroterra siciliano. Si tratta di un vero e proprio percorso creato dalla Cantina viticultori associati (Cva) di Canicattì, che ha creato “Diodoros” un vino che sarà presentato al prossimo Vinitaly , che si terrà a marzo.

Per ottenere “Diodoros” sono stati miscelati nero d’Avola, nerello cappuccio e nerello mascalese, dosati dall’enologo Tonino Guzzo.  La “strada del vino” potrebbe rappresentare un percorso nel quale si trovano vigneti, aziende, cantine, ristoranti, alberghi, agriturismo ed enoteche dell’hinterland.

La provincia di Agrigento,  ad oggi, è l’unica in Sicilia a non essersi ancora dotata di una “strada” con questa specifica denominazione. Canicattì vanta diversi vini di buona qualità, molti dei quali sono stati premiati in diversi concorsi Internazionali. Un’idea sulla quale si sta lavorando è quella di legare il vino al territorio promuovendo l’interesse paesaggistico e archeologico.

Come non pensare ad iniziative che coinvolgano il turismo locale ?. Le vie del vino attualmente esistenti in Sicilia sono: strada del bianco d’Alcamo, strada del Marsala e del moscato di Pantelleria, strada dell’Inzolia-Ansonica, strada del nero d’Avola e del cerasuolo di Vittoria, strada del moscato di Siracusa, strada dell’Etna, strada della malvasia delle Lipari, strada delle terre d’occidente, strada delle terre sicane.