Rischio scioglimento per il Consiglio comunale di Canicattì. Anche mercoledì sera, infatti, l’assemblea cittadina che era stata convocata dal presidente Ivan Trupia, non ha approvato così come era accaduto in precedenza il conto consuntivo del 2013.
La seduta ad un certo punto della riunione è saltata per mancanza del numero legale e adesso dovrà essere riconvocata dal presidente. Il termine ultimo per il consiglio di approvare il consuntivo 2013 presentato dall’amministrazione comunale è fissato per il prossimo 4 di ottobre. Se ciò non dovesse avvenire i 30 inquilini dell’aula consiliare saranno dichiarati decaduti e la Regione provvederà ad inviare a Canicattì un commissario che svolgerà le funzioni dell’assemblea cittadina. In carica rimarranno soltanto il sindaco Vincenzo Corbo ed i componenti della giunta municipale.
Quello che impedisce l’approvazione del consuntivo ad oggi è la mancata partecipazione da parte del sindaco Vincenzo Corbo alla sedute del consiglio comunale. Infatti, la minoranza, per approvare un così delicato argomento vorrebbe che il sindaco andasse ai lavori e spiegasse di persona i vari passaggi che hanno portato alla preparazione di questo consuntivo. Nonostante le richieste tutto ciò però ad oggi non è assolutamente avvenuto. Bisognerà vedere se la maggioranza che sostiene il sindaco e la sua amministrazione nella prossima seduta avrà i numeri necessari ad approvare da sola il consuntivo 2013. Se ciò non dovesse avvenire tutto il consiglio comunale andrà a casa così come prevede la legge in materia.
Fonte: Carmelo Vella