Aggressione 02 “Non possiamo che sentirci naturalmente vicini e solidali ad A.C., Assistente Sociale di Canicattì, che è stata oggetto di un’aggressione nel corso dell’espletamento delle sue funzioni.
Questo incidente, peraltro non unico, è la prova che spesso le assistenti sociali si  trovano in “prima linea” a fronteggiare esigenze sempre crescenti di risposte alle vecchie e nuove povertà.
In questi anni della crisi, gli uffici del servizio sociale professionale si sono trasformati in autentici “pronti soccorso sociali permanenti” : Operatori con enormi carichi di lavoro,  con organici ridotti, ben al di sotto degli standard previsti dalla L.R. 22/86 che prevedeva 1 assistente sociale ogni 5.000 abitanti.
Proprio ieri, nell’ambito della iniziativa regionale unitaria tenutasi ad Enna, abbiamo posto all’Assessore Regionale al Lavoro e alle Politiche Sociale e all’ANCI Sicilia, l’inderogabile esigenza che tali uffici vengano potenziati e che l’offerta, in termini quantitativi e qualitativi dei servizi socio-assistenziali-sanitari, sia in grado di soddisfare l’aumentata domanda di bisogni.
Altro che tagli al sistema di Welfare!
Occorrono più  risorse umane, strumentali e finanziarie per il Welfare che non è un costo, ma un investimento che serve a far crescere la qualità sociale delle Comunità e, per questa, via contribuire anche ad una buona e qualificata occupazione.

Massimo RASO
Caterina SANTAMARIA