prodotti-tipici1È uno dei pochi settori economici a non essere franato in Sicilia a causa della Grande depressione economica in corso. Registra ovviamente le sue difficoltà ma, anche a considerare i passi indietro rispetto ad anni migliori ante-2009, ha sostanzialmente tenuto nel crollo generalizzato dell’economia e del lavoro che da sette anni ha messo in ginocchio l’isola.

Parliamo del settore agroalimentare. Può contare circa diecimila imprese sulle novanta mila nazionali, appena un migliaio meno della corazzata Lombardia che è prima in Italia anche in questo settore ma che, rispetto alla Sicilia, ha una ben più consistente armatura economica e il doppio di abitanti. L’Italia è prima nell’Unione Europea per numero di marchi Dop e Igp con circa 250 prodotti. Ebbene, la Sicilia è prima assieme all’Emilia Romagna in questa classifica dei marchi di pregio tutelati (dati Confcommercio).

Dai formaggi alla frutta, dagli ortaggi ai vini, dall’olio ai cereali, dalla pasticceria alla rosticceria è tutto un tripudio di sapori, tradizioni, innovazioni. Ed è proprio questo il segreto del successo dell’agroalimentare siciliano: una straordinaria varietà di prodotti più una “cultura” alimentare ricca di secoli e di apporti stratificati di civiltà più l’innovazione che si è realizzata negli ultimi decenni nelle più avvedute aziende agricole, nei laboratori, nelle serre. In Sicilia siamo fallimentari in tanti, troppi campi. Ma in fatto di alimentazione, cucina, gusto la serie A è sempre saldamente al di qua dello Stretto.

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