rissaAncora risse tra immigrati in città. In meno di una settimana,  ai centralini  di polizia e carabinieri sono arrivate più di 4 segnalazioni.

L’ultima in via Capitano Ippolito. Un gruppo di giovani immigrati di nazionalità romena, sono andati in escandescenza per futili motivi.  Ormai le risse tra immigrati sono all’ordine del giorno.

In via Cesare Battisti, in piazza san Diego e in piazza IV Novembre, luogo di ritrovo di numerosi immigrati,  molto spesso  si verificano risse più o meno violente.  La gente, esasperata da questa situazione, sui gruppi facebook che parlano del territorio canicattinese,  chiede al Sindaco di Canicattì di informare il Prefetto di Agrigento della situazione in modo da  predisporre un controllo straordinario del territorio al fine di limitare il fenomeno.

In città gli immigrati hanno raggiunto quota 7.500, quasi tutti di nazionalità romena e polacca, se molti di loro sono brava gente che ha un lavoro e si è integrata nel migliore dei modi con la comunità canicattinese, una restante parte, molto numerosa, crea spesso problemi ubriacandosi, innescando furibonde risse e  andando in giro in auto a folle velocità fino a causare incidenti dalle conseguenze imprevedibili.

Per non parlare poi delle zone centrali della città ridotte a discariche di bottiglie di birra.

Molti cittadini sono stanchi di tutto questo e chiedono al Sindaco di farsi portavoce del malessere dei cittadini chiedendo aiuto alle autorità preposte al controllo del territorio al fine di evitare ulteriori problemi di ordine pubblico.

Fino agli inizi degli anni novanta gli stranieri che giungevano a Canicattì, erano di origine magrebina, prevalentemente di sesso maschile  e celibi. Il loro principale obiettivo era quello di rimanere per qualche anno in Italia, racimolare dei soldi per poi tornare nel paese d’origine e cambiare sostanzialmente vita, un po’ come fecero molti siciliani agli inizi del novecento. Oggi però non è più così.

E’ cresciuta la comunità degli stranieri, composta da tantissime famiglie dell’Est e sono anche in crescita i matrimoni misti. Dalla scelta di tornare in patria una volta raggranellato il gruzzolo si è passati insomma a quella di scegliere Canicattì  come luogo permanente per il futuro.