acqua_rubinettoDa due giorni a Caltanissetta manca l’acqua e chi se ne frega, verrebbe da dire. Già, perché a causa di un guasto alla condotta Sabucina il popolo nisseno è assetato, cresce sempre più la rabbia per un (dis)servizio primario e chi possiede le scorte idriche le sta già esaurendo. Eppure sembra che questo annoso problema non interessi a nessuno, imbottiti di menfreghismo amministratori e consiglieri comunali – dai più democraticamente partecipativi ai protagonisti, fino agli zelanti forzisti passando per i sempre vigili grillini e i bacchettoni movimenti di protesta – che solitamente invadono le caselle di posta elettronica delle redazioni giornalistiche, disquisendo sull’inutile e sterile dibattito, che sa più di passerella piuttosto che interesse e attenzione ai problemi e alle sofferenze di un popolo. Tutti tacciono, nessuno che si faccia portavoce di una protesta, che chieda spiegazioni, che sbatta i pugni e pretenda rispetto per una città sempre più mortificata. Di storie, disagi e proteste, in queste 48 ore, ne stiamo sentendo a iosa: anziani costretti a scendere al bar sotto casa per elemosinare un po’ di acqua in bottiglia, famiglie con disabili a carico che chiedono ospitalità ad amici e parenti per consentire a chi è in difficoltà di lavarsi.

Un silenzio assordante che la dice lunga sull’impegno della nostra classe politica per affrontare una vera emergenza con la quale i nisseni convivono da sempre: la crisi idrica. E le notizie che giungono dal fronte – perchè non è una guerra la ricerca spasmodica di un goccio d’acqua per sciacquarsi o buttare in pentola quattro spaghetti? – non sono affatto confortanti. Caltaqua – la società che gestisce il servizio idrico – è sotto scacco del fornitore Siciliacque che ha in mano le sorti dei nostri rubinetti, ma sui tempi di ripresa della distribuzione non ci sono buone nuove.

Anche per i giornalisti, che per dovere sociale devono informare, è difficile ottenere informazioni dettagliate. Da quanto siamo riusciti a sapere, giovedì la condotta di Sabucina sottoposta a lavori di manutenzione è esplosa nuovamente e alcuni quartieri del centro storico hanno ricevuto poca acqua e torbida a causa della presenza di sabbia, che ha spinto allo stop obbligatorio dell’erogazione dopo le analisi dei laboratori biochimici di Caltaqua.

Riparato il guasto, nella giornata di sabato – ma sono informazioni da prendere col massimo della prudenza – l’acqua dovrebbe arrivare direttamente nella rete idrica e non essere immessa nei serbatoi civici come vuole la prassi. Quindi, la distribuzione dovrebbe riprendere in centro storico, nella zona Sanatorio-Dubini, nella zona Angeli-viale Amedeo, quindi al villaggio Santa Barbara e a Trabonella. Domenica – se questo calendario dovesse essere rispettato – l’erogazione toccherà i quartieri Balate-Pinzelli, la zona di Firrio e le fasce esterne. In attesa che gli amministratori della cosa pubblica battano un colpo e smettano di guardare il dito piuttosto che fissare la luna.

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