fucileUn uomo di 65 anni  è stato fermato la notte scorsa dai carabinieri a Caltagirone con l’accusa di aver tentato di uccidere, sparandogli un colpo di fucile da caccia, a un uomo di 34 anni, che presumibilmente si era introdotto nella sua casa di campagna in contrada Favara per rubare. Il 65enne è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone con l’accusa di tentativo di omicidio. il 34enne è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cannizzaro di Catania.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, dopo aver ricevuto sul cellulare l’allarme intrusione scattato nell’abitazione, il proprietario si sarebbe recato in auto sul posto accompagnato dalla figlia.

Prima ha sparato alla ruota di un furgone trovato parcheggiato dinanzi casa, poi ha atteso che uscisse la persona che si trovava all’interno dell’abitazione. Quest’ultimo, nonostante l’anziano gli avesse intimato di fermarsi, sarebbe salito a bordo del furgone per tentare la fuga.

A questo punto il 65enne gli avrebbe puntato il fucile attraverso il finestrino. Il 34enne, uscito dall’abitacolo, avrebbe afferrato le canne dell’arma per cercare di disarmare l’uomo. Ne sarebbe nata una breve colluttazione al termine della quale l’anziano avrebbe esploso un colpo di fucile che ha raggiunto all’addome il giovane.

Il presunto ladro, nonostante la ferita, sarebbe fuggito alla guida del furgone ma a causa della ferita avrebbe perso il controllo del mezzo dopo qualche chilometro. Sceso dal mezzo avrebbe chiesto un passaggio a un camionista che lo avrebbe accompagnato a casa dei genitori, a Grammichele.

Da lì l’intervento dell’ambulanza del 118 che lo ha trasportato prima nell’Ospedale di Caltagirone e successivamente nell’Ospedale Cannizzaro di Catania, dove si trova ricoverato in gravi condizioni dopo aver subito un delicato intervento chirurgico d’urgenza. L’uomo è ricoverato nel reparto di rianimazione.

Il fermato, al quale è stato sequestrato il fucile, trovato durante una perquisizione, alla presenza del suo avvocato è stato sottoposto all’esame dello stub e a un interrogatorio al termine del quale ha confessato di avere sparato al giovane, circostanza confermata anche dinanzi al pubblico ministero Antonia Sartori, che ne ha disposto il fermo.