Abbiamo visto che l’argomento “prossimo sindaco” ha destato non poco interesse, perché giustamente la popolazione sa che la qualità della vita del proprio paese dipende da chi andrà ad amministrare questa nostra città. Quindi la preoccupazione, l’interesse, l’attenzione è altissima. Ma andiamo per gradi; analizziamo prima le voci di corridoio. Che ci sia o meno il terzo mandato, il sindaco uscente sicuramente proporrà o lui o chi per lui per dare continuità a ciò che finora ha fatto o non ha fatto a seconda dei punti di vista. L’NCD sembra avere le idee chiare su quello che deve essere il candidato che dovrà rappresentare il partito del capo del Viminale e in paese circola un nome su tutti.
Su questo stesso nome sembra concentrarsi anche qualcuno che non essendo interessato alla poltrona del primo cittadino, ritiene che questo appoggio della prima ora se lo possa ritrovare alle prossime regionali. Sul altri fronti, sembrano uscire nomi a rappresentanza di vecchie compagini politiche sparite per un periodo e che ora intendono riproporsi sulla scena politica, con il motto “ scurdamuce u passatu, semu a napulè paesà”.
La “sinistra” sembra non trovare la quadra, non si capisce bene chi deve scegliere chi e in questo turbinio di domande si vociferano apparentamenti con eventuali centristi o centr’avanti che sia . I cinque stelle sembrano avere perso qualche stella sulla via dell’individuazione del candidato sindaco. Hanno deciso di individuare la figura del candidato all’interno del gruppo attivista presente a Canicattì, bocciando l’eventualità di apertura alla società civile, come lo stesso movimento ha fatto in altre città, ed è uscito un nome su tutti. Noi non ve lo diremo perché vogliamo che i pochi che non lo sanno , lo chiedano a chi lo sa già.
Fatto questo gioco, vogliamo però affrontare un tema vero; come si può individuare un sindaco , senza che questi abbia sollevato in tutti questi anni i problemi che vive questo nostro paese, senza avere tentato, da cittadino, da operatore politico, da osservatore di denunciare, portare a conoscenza le problematiche ed le eventuali soluzioni? Può uno calato dall’alto all’improvviso riuscire ad avere una giusta visione di cosa necessita a questo nostro paese? E’ sufficiente essere unti dal Signore ( di turno) per aver le capacità e le caratteristiche per diventare primo cittadino? E’ sufficiente essere designato sostituto sindaco per essere in grado di guidare questo paese?
Sembra paradossale che puntualmente in prossimità delle elezioni, gente che negli ultimi dieci anni si è fatta ( perdonatemi, ma non trovo altra espressione) i cazzi suoi, in prossimità delle elezioni viene folgorata sulla via di Damasco e scopre di avere il fattore X. Noi cittadini dovremmo iniziare a capire che nell’orticello personale di cui ognuno si preoccupa, cresce la droga di cui ci intossica la politica, rendendoci dipendenti.
Solo interrompendo questa dipendenza si potrà avere la lucidità di chiedere che la politica si preoccupi di individuare persone veramente in grado di fare risollevare questo paese.
Molti di voi staranno pensando: “sono solo chiacchiere, non cambierà nulla”… sapete? Lo penso anch’io!!!
Cesare Sciabarrà