CupaCari Alessandra, Alessio, Emanuele e  Alessio,
Cari Studenti di Archeologia e Beni Culturali,
il Vostro “appello” lo abbiamo letto con interesse e lo condividiamo.
Da quando il “problema CUPA” è diventato manifesto, le Nostre Organizzazioni Sindacali hanno incessantemente pressato affinché si potesse addivenire ad una soluzione positiva dell’intera questione: anche i nostri appelli sono caduti nel vuoto o sono andati ad impattare contro il “muro di gomma” di una politica sempre più scollegata dai bisogni della gente.
Ma non ci possiamo e non ci vogliamo arrendere.
Dobbiamo rivendicare, insieme, il “diritto allo studio”, ad avere anche qui nella nostra terra un livello di offerta formativa universitaria di qualità, che abbatta le difficoltà per quelle famiglie che non possono far fronte alle spese di mantenimento in altre sedi.
Se non ci vogliono sentire vorrà dire che dobbiamo alzare il livello e la qualità della nostra protesta, chiamare in causa oltre agli Studenti ( tutti!), anche le Famiglie.
Nel caso del Vostro Corso di studi, la vicenda è, se possibile, ancora più grave e vergognosa: se un senso ha l’Università ad Agrigento lo ha particolarmente per un Corso di laurea come il Vostro dove potete “toccare con mano” una parte di Vostri studi e compiere direttamente sul campo una esperienza formativa unica.
E’ l’unico corso che andrebbe potenziato, l’unico che può diventare “polo” per l’intera Sicilia.
Anche per questo non possiamo limitarci all’appello, che Noi siamo qui a raccogliere e valorizzare, ma dobbiamo fare di più: incontrarci e mettere in campo un’azione concreta per evitare questo trasferimento e la fine dell’esperienza del CUPA che, anzi, va rilanciata a valorizzata.

I Segretari Generali Provinciali
Massimo RASO    Maurizio SAIA   Gero ACQUISTO