picone_campobelloIl Consiglio Comunale del 24 ottobre rappresenta un passaggio fondamentale nella vita politica di questa Amministrazione, più che per i suoi effetti sulla situazione economica del nostro Comune, perché ha finalmente reso evidente quali siano le reali priorità di alcuni Consiglieri che occupano i banchi dell’Opposizione. C’era all’ordine del giorno l’approvazione del Bilancio di Previsione del Comune. Il Bilancio era stato presentato dall’Amministrazione il 24 agosto scorso, è quindi pubblico ormai da due mesi, e gli emendamenti ad esso relativi sono stati presentati sia dalla Giunta (costretta a rivedere i capitoli di spesa a causa di un taglio del 9% operato dalla Regione) che dall’Opposizione, in tempi tali da consentire una completa disamina dei documenti in tempo per il Consiglio Comunale del 24. È chiara a tutti l’importanza di esitare il Bilancio, atto che avrebbe consentito all’Amministrazione di avviare le procedure di spesa necessarie all’espletamento di funzioni indispensabili alla collettività. È chiaro anche ai Consiglieri di opposizione, che ieri sera erano in grado di approvare il Bilancio emendato secondo i loro desiderata, considerato che dal punto di vista numerico avevano la maggioranza in Consiglio. Nonostante ciò, nel più totale disinteresse per il bene di questo Comune, hanno preferito chiedere un rinvio al 15 novembre (allungando l’iter di tre settimane), adducendo come motivazione l’esigenza di studiare a fondo gli emendamenti presentati. Alla base di questa scelta non c’è certamente questa esigenza (c’è stato tutto il tempo per un esame più che approfondito sia del Bilancio che degli emendamenti in questione), bensì la volontà di bloccare la capacità di spesa del Sindaco e dell’Amministrazione, così da metterne in cattiva luce l’operato. L’Opposizione, quasi al completo, ha così anteposto l’interesse politico a quello comune, ostacolando l’azione amministrativa così da potersene giovare in termini di consenso. Questo tipo di condotta, del tutto opposta al fondamentale ruolo istituzionale che ogni Consigliere Comunale dovrebbe rivestire, denota un oltraggioso disinteresse nei confronti della Comunità e qualifica tristemente i Consiglieri di Opposizione che hanno consentito con il proprio voto una simile operazione come devoti al più bieco opportunismo, piuttosto che al bene dei cittadini che, in parte, li hanno eletti e che dovrebbero rappresentare degnamente. Ne prendiamo atto con sconforto ed amarezza.