Appare singolare la decisione del Commissario Straordinario Dott. La Mattina di voler chiudere l’Asilo Nido Comunale di Palma di Montechiaro dopo che l’Amministrazione comunale democraticamente eletta dai cittadini palmesi aveva fatto una scelta politica completamente opposta; cioè, aveva chiesto ed ottenuto finanziamenti da parte del Ministero dell’Interno attraverso i fondi PAC ( Piano di Adesione per la Coesione) per rafforzare l’offerta alla comunità, presentando il Piano di intervento per i servizi di cura all’infanzia del distretto socio-sanitario D5.

Il comune di Palma di Montechiaro ha ottenuto il finanziamento per potenziare l’asilo nido, con un primo riparto, per acquistare arredi e la realizzazione di uno spazio giochi nei locali di Via IV Novembre. Nel secondo riparto, invece, si è finanziato la ristrutturazione dei locali di via Brodolini. A nostro modesto parere la finalità di questo intervento Governativo vorrebbe essere a sostegno di un ampliamento dell’offerta di tali servizi, infatti, non vengono più considerati, gli asili nido, servizi a domanda individuali ma riconosciuti all’interno di un percorso scolastico. Sostanzialmente, lo spirito della legge è quello di potenziare l’esistente e aprire altre strutture che hanno un finanziamento determinato nel tempo e successivamente dovrebbero essere finanziati dal comune. Con la scelta di chiudere l’asilo nido per dare il servizio in gestione all’esterno per la durata limitata del finanziamento PAC credo che si possa correre il rischio di interpretare in maniera distorta la legge, con il rischio nei fatti, di trovarci di fronte ad uno spreco di denaro pubblico investendolo verso servizi destinati alla chiusura o alla privatizzazione. Diventa ridicola la motivazione che la sospensione delle attività consente anche un risparmio sulle spese di gestione dell’Asilo Nido, pari a circa €. 10.000,00. Nei prossimi giorni avremo un incontro con i lavoratori ed i cittadini che usufruiscono di questo servizio per assumere assieme le iniziative opportune a sostegno del mantenimento dell’asilo nido aperto.

Il Segretario Generale

(Alfonso Buscemi)