“È la terza o la quarta volta che Musumeci annuncia di voler attuare una parte del programma elettorale delle ultime regionali di ‘Siciliani Liberi’. La Sicilia, esportatrice netta di energia e di derivati del petrolio, paga i carburanti e l’energia più cara d’Italia, lo Stato lucra almeno 5 miliardi l’anno di accise petrolifere sulla Sicilia”.

Lo dice il segretario politico di Siciliani Liberi, Ciro Lomonte. “Se tutto ciò diventasse veramente agenda politica non potremmo che esserne lusingati – aggiunge – Si vede che i nostri messaggi passano. Però è altrettanto la terza o la quarta volta che a questi annunci palermitani non seguono altrettante prese di posizioni a Roma. Oggi, grazie alla legge elettorale, lo Stato italiano avrà comunque un governo debole. Questa è un’occasione unica perché la Sicilia attui una politica sovranista a difesa dei propri diritti e avvii finalmente un processo di decolonizzazione. Se Musumeci non ha il coraggio di farlo oggi, non lo farà mai. Si deve creare una cabina di regia con i deputati e senatori, tranne quelli eletti nel Pd e i forestieri, eletti in Sicilia. Da soli hanno la possibilità di fare cadere qualsiasi governo sulla Questione Siciliana”.

Per Siciliani liberi “oggi Forza Italia è debole, e non è più in grado di dare ordini a Musumeci, pertanto pretendiamo che a questi annunci seguano i fatti”. Per gli indipendentisti la defiscalizzazione della benzina, antico cavallo di battaglia sicilianista, “va portato avanti dentro un pacchetto coraggioso di riforme che crei lavoro, lavoro vero, e non assistenzialismo, un vero shock per l’economia stagnante dell’isola, tra cui agenzia delle entrate siciliana, fiscalità di vantaggio, sburocratizzazione, zona doganale speciale, moneta fiscale complementare, sostegno alla famiglia e alla maternità”. “Se non ora quando?”, conclude Lomonte.