Le associazioni degli studenti dell’Universita degli Studi di Palermo scrivono alla II Commissione Bilancio all’ARS, che si riunirà stamattina, per chiedere di stralciare la proposta di emendamento alla prossima finanziaria con la quale viene sancito un taglio di oltre un milione di euro per gli enti regionali per il diritto allo studio e per i consorzi universitari. Con questa lunga nota il Senatore Accademico di Unipa Antonio Di Naro si fa portavoce degli studenti: “E’ mortificante assistere ad un tale depotenziamento dei fondi da destinare al Diritto allo Studio e ai Consorzi Universitari. La Regione Sicilia non può permettersi, ancora una volta, di voltare le spalle ai suoi Studenti. In qualità di Rappresentanti degli Studenti in Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione presso l’Università degli Studi di Palermo abbiamo deciso di inoltrare una richiesta a tutti i componenti della II Commissione Ars – Bilanci-chiedendo di votare contro gli emendamenti, di cui si discuterà durante la seduta prevista per questa mattina, i quali prevedono, nello specifico, tagli equivalenti a: a)1,8 milioni di euro al capitolo di bilancio relativo agli Enti Regionali per il Diritto allo Studio Universitario; b)572mila euro al capitolo di bilancio relativo ai Consorzi Universitari che gestiscono i poli decentrati degli Atenei. E’ impensabile che si continui ad investire in altri settori dimenticandosi di avviare una seria mole di investimenti nell’ambito della formazione, ad oggi, tra i più carenti dell’intero comparto regionale. Chiedo pertanto all’Assessore all’Istruzione alla Formazione Professionale, proveniente dal mondo accademico e conoscitore quindi delle problematiche avvertite dall’intera popolazione studentesca , come i tagli previsti nella nuova legge finanziaria possano migliorare lo stato di salute dei Consorzi Universitari e degli Ersu. Per anni i Consorzi Universitari hanno rivestito un ruolo di primaria importanza sia per gli studenti che per il territorio permettendo così a diversi ragazzi di poter frequentare i corsi senza gravare sul bilancio familiare e rappresentando per l’intero panorama provinciale, una seria opportunità di rilancio oltre che di innovazione. Non riusciamo a comprendere il perchè il Governo Regionale decida di disinvestire nel futuro nella nostra regione, nelle sue giovani menti, correndo il rischio di rendere meno attrattive le nostre Università a discapito di altri atenei siti in Regioni molto più virtuose della nostra, vista l’assenza di una adeguata rete di trasporti(che andrebbe implementata) e di sicure garanzie sull’erogazione delle borse di studio per gli studenti meritevoli e privi di mezzi. Il nuovo metodo di riparto del Fondo Integrativo Statale attuato del Miur vede finalmente cambiare il trend per quanto riguarda il finanziamento degli enti per il diritto allo studio soprattutto del sud lasciando intravedere la possibilità di cancellare l’abominio della figura dello studente idoneo non beneficiario. Tagliare i fondi da destinare agli Ersu proprio adesso sarebbe dunque un errore. Non ci rassegneremo mai all’idea di un sistema in cui si trovino tempo e risorse per tutto eccetto che per gli studenti E’ bene che gli organi di governance rivedano le proprie scelte votando contro gli emendamenti e pensino piuttosto a come rilanciare questa Regione, intervendo nell’ambito del Diritto allo Studio, al più presto, con l’elaborazione di una nuova legge capace finalmente di mettere in primo piano le esigenze e le priorità di tutti gli studenti.”