Sabato 15 settembre 2018 papa Francesco si recherà in visita pastorale alle Diocesi di Piazza Armerina e di Palermo, in occasione del 25° anniversario della morte del beato Pino Puglisi.

Don Pino fu ucciso da Cosa nostra nel 1993 il giorno del suo 56° compleanno a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale, in particolare nel quartiere Brancaccio di Palermo, dove era nato.

Nel quartiere controllato dalla criminalità organizzata attraverso i fratelli Graviano, capi-mafia legati alla famiglia del boss Leoluca Bagarella, iniziò la lotta antimafia di padre Puglisi. Tolse dalla strada ragazzi e bambini che, senza il suo aiuto, sarebbero stati risucchiati dalla vita mafiosa, e impiegati per piccole rapine e spaccio.

Il 29 gennaio 1993 inaugurò a Brancaccio il centro Padre Nostro per la promozione umana e la evangelizzazione. Il 15 settembre 1993 intorno alle 22.45 venne ucciso davanti al portone di casa in piazzale Anita Garibaldi. Sulla base delle ricostruzioni, era a bordo della sua Fiat Uno di colore bianco e, sceso dall’automobile, si era avvicinato al portone dell’abitazione. Qualcuno lo chiamò, lui si voltò mentre qualcun altro gli scivolò alle spalle e gli esplose uno o più colpi alla nuca. Una vera e propria esecuzione mafiosa. È stato il primo martire della Chiesa ucciso dalla mafia.

“Proviamo un grande senso di gratitudine nei confronti del Papa. È un dono inaspettato da parte sua, il dono di dare attenzione al territorio della Sicilia centrale, che purtroppo vive una condizione difficile dal punto di vista economico e dell’emigrazione”, ha detto al Sir il vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana.

Il presule dice di “non aver mai fatto richiesta esplicita”, ma è un “dono prezioso”. Tra le principali difficoltà del territorio, quella delle migrazioni. “Centinaia di famiglie vanno via ogni anno perché qui non si riesce a lavorare. Inoltre, mancano i collegamenti”.

Questo fa del territorio piazzese “una periferia esistenziale pur essendo al centro della Sicilia”. Quindi, la visita del Papa a Piazza Armerina è “la conferma di un pontefice attento alle periferie”.

“La sua presenza qui è motivo di speranza – ha affermato il vescovo -. Spero che la gente si senta consolata, risollevata e stimolata”. I particolari della visita saranno presentati lunedì 28 maggio nel corso di una conferenza stampa nella curia di Piazza Armerina. Francesco incontrerà i fedeli della diocesi, il 15 settembre, alle 9, nella piazza Falcone e Borsellino.