Cari amici del Bar dello Sport, eccoci, come ogni Lunedì post-campionato, a commentare
ciò che ha maggiormente caratterizzato l’ultimo turno. Certamente, la prima cosa che va sottolineata, è la minifuga operata dall’Inter che, vincendo a Livorno, si porta a più 7 sulla Juventus. I nerazzurri, continuano a non incantare sotto il profilo del gioco, soffrono, ma riescono comunque, quasi sempre, a portare a casa il risultato. E’ davvero difficile spiegare la doppia faccia mostrata dagli uomini di Mourinho fra Campionato e Champions; ecco perché, a mio modesto avviso, si tratta più di un fattore mentale che tecnico e che può portare i nerazzurri a rischiare la qualificazione in Europa. Altro elemento su cui puntare l’attenzione è, di certo, il brutto tonfo casalingo della Juventus con il Napoli, soprattutto per come è maturato. Infatti, gli uomini di Ciro Ferrara, erano in vantaggio di 2 reti, e, proprio sul più bello, hanno staccato la spina, concedendo il campo al Napoli che, ben riorganizzato da Mazzarri, ha preso il pieno controllo della gara, continuando la propria striscia positiva. Ciò che più fa riflettere, è la mancanza di continuità nella qualità di gioco dei bianconeri, capaci di essere travolgenti contro la Sampdoria e poco mobili e macchinosi appena 2 giorni dopo contro i partenopei. Qui, non c’entrano i moduli e le variabili di gioco, ma è, secondo me , un mix fra mentalità vincente da riacquisire e la lunga lista di infortunati che, sin da inizio stagione, hanno impedito a Ferrara di schierare la migliore formazione possibile. Adesso, bisognerà vedere se finalmente, si riuscirà a svoltare davvero la stagione. Per il resto, bel colpo del Milan che, grazie ad un ritrovato Borriello, riesce a superare il Parma, riducendo le distanze dalla vetta e la conferma del sempre più sorprendente Bari di Giampiero Ventura. Infine, un cenno anche alle 2 siciliane; il Palermo, è stato protagonista di una bella partita, giocata contro un avversario come il Genoa, che fa del bel gioco la propria filosofia calcistica, pareggiandola e mantenendo una buona posizione a metà classifica. Male invece il Catania, sconfitto certo da una Fiorentina nettamente più forte, ma ciò che più lascia l’amaro in bocca, è il fatto di non aver saputo approfittare della superiorità numerica gestita per quasi un tempo. Adesso, la classifica comincia seriamente a preoccupare, forse il Presidente Pulvirenti, sarà costretto a compiere delle scelte radicali, e si sa, in questi casi, a rischiare più di tutti è l’allenatore.
Saluti!!!
Gioachino Asti