carabinieri-canicatti3Un primo sentore che la pentola era da scoperchiare i carabinieri l’avevano avuto due notti fa con il servizio di controllo straordinario del territorio eseguito tra Racalmuto, Grotte e Castrofilippo. Per quest’ultimo paese stanotte sono arrivati rinforzi anche da Sciacca e da Licata. La compagnia di Canicattì, coordinata dal capitano Diego Polio, ha così potuto concretizzare quei sospetti finora alimentati dalle indagini della stazione e da qualche lettera anonima arrivata in caserma. Numerosi utenti dell’enel a Castrofilippo non pagano le bollette dell’energia elettrica, non perché decidano di non saldare le spettanze ma perché hanno impianti fai da te dai quali assorbono corrente in modo abusivo e rischioso.
In manette sono così finiti quattro castrofilippesi della comunità seminomade dei cosiddetti “caminanti”: Giuseppe Spallino di 52 anni, Gaetano Ragaccio di 44 anni, Antonino Casella di 40 anni, Gioacchino Ragaccio di 29, Antonino e Luigi D’Amico, rispettivamente 46 e 50 anni. Un contesto degradato quello del loro vivere, nei cinque blocchi di alloggi popolari, controllati interamente dai carabinieri per appurare, tra l’altro, se fruitore e assegnatari siano le stesse persone.
L’operazione, alla quale alla fine ha voluto prendere parte anche il colonnello Mario Di Iulio, conta 35 perquisizioni domiciliari a pregiudicati, 15 veicoli sequestrati perché privi di copertura assicurativa e due denunce per ricettazione. Oltre un quintale di cavi di rame è stato infatti trovato nel sottoscala dell’abitazione di un caminante e si sta verificando la provenienza di alcuni prodotti di elettronica per un valore di 5mila euro.