“Entro quest’anno verranno realizzati a Palermo il Museo del Mare ed a Gela il Museo del Mare Antico”.

Lo ha confermato ieri, l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identita’ siciliana, Gaetano Armao nel corso dell’incontro sul tema “L’arte sotto il mare: come tutelare e valorizzare il patrimonio archeologico subacqueo” a bordo della Goletta Verde, ormeggiata presso la lega Navale (sezione Arenella)di Palermo.

L’assessore Armao alla presenza di Gianfranco Zanna responsabile per i Beni culturali di Legambiente Sicilia ha anche annunciato che fara’ proprio il decalogo Salvalarte del Mare edito da Salvalarte Sicilia, e che sulla scorta del documento emanera’ un decreto attuativo, che rendera’ vincolanti i comportamenti consigliati nel decalogo, cosi che tutti i fruitori del mare dovranno attenersi a queste regole per garantire una corretta tutela e fruizione del patrimonio archeologico sottomarino.

Ecco il Decalogo di Salvalarte del Mare:

1)    Prima di immergersi, informarsi sull’eventuale presenza gia’ nota di relitti o altre evidenze archeologiche e sul come comportarsi di fronte ad esse. Astenersi dal raccogliere reperti o staccare parte di mosaici e strutture, nonche’ dal cercare di asportare i sedimenti che li ricoprono, anzi mantenere sempre una distanza di sicurezza da essi, evitando il contatto dal fondale e mantenendo l’attrezzatura aderente al corpo, per non danneggiarli accidentalmente. La posizione e il contesto di ritrovamento forniscono, infatti, agli studiosi importanti informazioni di carattere storico e archeologico, che possono essere pero’ raccolte solo se lo scavo e’ effettuato secondo modalita’ scientifiche e da personale qualificato. Inoltre, asportare un reperto archeologico senza autorizzazione e’ un reato, a meno che esso non corra un serio ed imminente rischio di andare distrutto.

2)     Nel caso di avvistamento fortuito in mare di relitti di navi, strutture antiche o reperti archeologici, cercare in qualche modo di segnare il punto di avvistamento con la massima precisione possibile, per poterlo ritrovare successivamente ed informare immediatamente le Autorita’: la Soprintendenza territorialmente competente le forze dell’ordine 3)    Esclusivamente in caso di imminente pericolo di perdita dei reperti archeologici (ad esempio il rischio che essi siano trafugati prima che possano intervenire le Autorita’), qualora occorra rimuoverli, adoperare la massima cautela e poi consegnarli immediatamente alla Soprintendenza territorialmente competente o alle forze dell’ordine.

4)    Esclusivamente in caso di imminente pericolo di perdita dei reperti archeologici (ad esempio il rischio che essi siano trafugati prima che possano intervenire le Autorita’), qualora occorra rimuoverli, adoperare la massima cautela e poi consegnarli immediatamente alla Soprintendenza territorialmente competente o alle forze dell’ordine.

5)    Segnalare all’Autorita’ competente eventuali comportamenti illegali o irregolari da parte di altre persone o la presenza di rifiuti e materiali pericolosi nei pressi dei reperti archeologici avvistati (reti da pesca abbandonate, lenze, batterie, etc.),

senza tentare di rimuoverli per non danneggiare i reperti.

6)    Non gettare l’ancora su fondali dove si sospetta la presenza di evidenze archeologiche sottomarine.

7)    Se si va a pescare, tenere un comportamento il piu’ possibile rispettoso dell’ambiente e del patrimonio archeologico: non usare reti a strascico o fucili per la pesca subacquea in aree marine protette o in zone dove si sospetta la presenza di evidenze archeologiche sottomarine.

8)    Non gettare mai in mare rifiuti (cartacce, buste di plastica, cicche di sigaretta ecc.) e non abbandonare neanche sott’acqua alcun tipo di materiale.

9)    Quando si sceglie un accompagnatore per il turismo subacqueo preferire operatori e guide locali, che conoscano bene i fondali e la presenza di eventuali evidenze archeologiche che potrebbero involontariamente essere danneggiate dai sub.

10)    Dopo la visita diventare ambasciatori del patrimonio archeologico e ambientale del luogo visitato, informando parenti e amici sull’importanza dal punto di vista culturale, naturalistico e storico dell’area sottomarina visitata e della realta’ in cui essa e’ inserita.