“Confermiamo le ragioni che ci hanno portato a sostenere questo governo tecnico, ma serve un cambio di passo per affrontare le emergenze economiche e sociali della Sicilia”. E’ uno dei passaggi della relazione del segretario siciliano del Pd, Giuseppe Lupo, approvato (27 i voti favorevoli, 12 i contrari e 2 astenuti) dalla direzione regionale che si è riunita a Palermo e che ha discusso, tra l’altro, il tema del sostegno al governo guidato da Raffaele Lombardo.
“Auspichiamo una rapida conclusione delle indagini della magistratura – ha aggiunto Lupo – e vigileremo su quanto accade”. Ieri Lombardo aveva convocato una conferenza stampa per fornire la sua versione sull’inchiesta della procura etnea che lo coinvolge. Il Pd, che inizialmente aveva convocato la direzione per ieri, l’aveva fatta slittare a oggi.
Nel documento appropvato dalla direzione si legge, inoltre, che “il Pd considera inadeguato il disegno di legge sulla finanziaria, in particolare per quel che riguarda i tagli agli enti locali, la tutela dei lavoratori precari, la formazione professionale e lo sviluppo produttivo. Il Pd ritiene opportune le iniziative di confronto e consultazione che saranno decise, nel rispetto dello statuto, dalle strutture territoriali del partito”.
Immediata la reazione di Italia dei valori, che ha espresso tutto il suo disappunto attraverso il portavoce Leoluca Orlando: “Il Pd, dopo mesi di inciuci e di accordi impresentabili, ha ufficialmente gettato la maschera. Dopo questa scandalosa decisione del gruppo dirigente locale, le strade dell’Italia dei Valori e del Pd si separano irrimediabilmente. Da oggi non faremo nessuna alleanza con il Partito democratico che sostiene Lombardo”.
Per Orlando “il Pd ha tradito gli elettori e i principi etici che, in realtà come quella della Sicilia, costituiscono una discriminante irrinunciabile per noi di Idv. Non si può affidare la lotta alla mafia al clientelismo, alla mala amministrazione e alla mala politica, delegandola esclusivamente ai magistrati e alle forze dell’ordine, né trincerarsi dietro l’ipocrita attesa di una sentenza penale passata in giudicato. La mafia, la mala politica, la mala amministrazione e il clientelismo sono sistemi di potere che si ingrassano quando cala l’attenzione etica e il rispetto degli elettori. Il Pd ha deciso di contribuire, in Sicilia, a questo ignobile ingrassamento, probabilmente per ingrassare qualche suo dirigente di periferia”.