Sono 50 i parlamentari di tutti gli schieramenti politici (tranne la Lega Nord) ad avere sottoscritto la lettera che ieri è stata inviata al Presidente del Consiglio Mario Monti per chiedere un incontro finalizzato a mettere in pratica poche, semplici ed efficaci azioni per rilanciare l’economia siciliana. L’iniziativa, promossa dal senatore del Pd Enzo Bianco, in questi giorni ha raccolto sempre maggiori adesioni.
“Nella riunione di ieri, nell’aula della Commissione Affari Costituzionali in Senato abbiamo messo a punto il testo definitivo della lettera al Presidente del Consiglio – rivela Bianco -. Nel testo indichiamo alcuni punti su cui a nostro comune avviso il governo, per quanto nelle sue competenze, può intervenire presto e in maniera efficace. Non chiediamo nuovi interventi assistenziali, ma provvedimenti capaci di innescare investimenti e sviluppo”.
“Questa è la risposta che la politica deve dare alle richieste di associazioni di categoria, prima fra tutte Confindustria, sindacati e forze sociali, gente comune, lavoratori, rese evidenti dalle manifestazioni delle scorse settimane. La Sicilia può giocare un ruolo fondamentale per rilanciare lo sviluppo del Paese – continua Bianco – ma occorre l’impegno di tutti. E la forte adesione a questa iniziativa testimonia come di fronte alle questioni importanti non c’è spazio per le divisioni o le appartenenze. La Sicilia ha voglia di riscatto”.
In particolare, i parlamentari firmatari nella lettera individuano i seguenti temi: “Ci siamo confrontati – scrivono – sul nodo essenziale dei trasporti, da quello ferroviario a quello aereo, sino all’attraversamento dello stretto di Messina; sui problemi degli incentivi agli investimenti industriali (anzitutto il credito d’imposta); sulle accise per i derivati del petrolio e l’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto; sull’agricoltura e la necessità di monitorare il rapporto con la grande distribuzione; sulla cultura, i beni culturali ed il turismo legato alla storia della nostra terra”.
Deputati e senatori chiedono di incontrare il presidente Monti e di trovare “una modalità attraverso la quale seguire stabilmente ed in modo efficace i passi avanti, gli ostacoli, il completamento delle azioni avviate”, scrivono nella lettera. I parlamentari chiedono al governo di indicare un referente al suo interno, un ministro o un sottosegretario, con cui relazionarsi stabilmente sulle azioni individuate e sullo status dei provvedimenti.
A firmare il documento sono stati i seguenti parlamentari.
I senatori: Enzo Bianco (Pd), Benedetto Adragna (Pd), Bruno Alicata (Pdl), Antonio Battaglia (Pdl), Sebastiano Burgaretta (Pdl), Maria Giuseppa Castiglione (Pid), Roberto Centaro (Grande Sud), Mirello Crisafulli (Pd), Antonio D’Alì (Pdl), Gianpiero D’Alia (Udc) , Mario Ferrara (Grande Sud), Giuseppe Firrarello (Pdl), Salvo Fleres (Grande Sud), Vincenzo Galioto (Udc), Costantino Garraffa (Pd), Giuseppe Lumia (Pd), Domenico Nania (Pdl), Nino Papania (Pd), Giovanni Pistorio (Mpa), Anna Serafini (Pd), Nino Strano (Fli), Simona Vicari (Pdl), Carlo Vizzini (Psi).
I deputati: Carmelo Briguglio (Fli), Angelo Capodicasa (Pd), Basilio Catanoso (Pdl), Marco Causi (Pd), Daniela Cardinale(Pd), Roberto Commercio (Mpa), Giuseppe Fallica (Grande Sud), Vincenzo Fontana (Pdl), Vincenzo Garofalo (Pdl), Antonino Germanà (Pdl) , Pippo Gianni (Pid), Enzo Gibiino (Pdl), Fabio Giambrone (Idv), Fabio Granata (Fli), Enrico La Loggia (Pdl), Riccardo Franco Levi (Pd), Giuseppe Marinello (Pdl), Ignazio Messina (Idv), Gianfranco Miccichè (Grande Sud), Antonino Minardo (Pdl),Alessandro Pagano (Pdl), Giuseppe Palumbo (Pdl), Antonino Russo(Pd), Marilena Samperi (Pd), Alessandra Siragusa (Pd), Salvo Torrisi (Pdl).
L’eurodeputato Giovanni La Via (Pdl).
Il testo integrale della lettera inviata a Monti
Signor Presidente,
il 1° marzo a Palermo una importante manifestazione promossa dalle forze produttive (in primo luogo Confindustria Sicilia) e delle principali organizzazioni sindacali ha registrato la presenza di molte migliaia di cittadini; le parole chiave erano “crisi, preoccupazione, difficoltà”, ma anche “crescita, sviluppo, responsabilità”.Nelle settimane precedenti una serie di manifestazioni di protesta, anche estreme e assai discutibili nelle modalità, avevano portato a galla il malessere profondo dell’economia siciliana.
Signor Presidente, nei giorni scorsi parlamentari eletti in Sicilia, appartenenti ai diversi gruppi politici, si sono incontrati a Catania per mettere a fuoco i problemi di alcuni possibili iniziative utili ad affrontare in modo concreto le azioni da intraprendere.Ci siamo confrontati sul nodo essenziale dei trasporti, da quello ferroviario a quello aereo, sino all’attraversamento dello stretto di Messina; sui problemi degli incentivi agli investimenti industriali (anzitutto il credito d’imposta); sulle accise per i derivati del petrolio e l’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto; sull’agricoltura e la necessità di monitorare il rapporto con la grande distribuzione; sulla cultura, i beni culturali ed il turismo legato alla storia della nostra terra.
Sappiamo che le possibilità di ripresa della nostra Regione sono affidate anche ai governi regionale e locali, nonchè al livello comunitario. Ma alcune decisioni importanti appartengono ovviamente alla sfera di responsabilità del Governo.
E’ nostro desiderio, Signor Presidente, prospettarLe i problemi e le soluzioni che abbiamo individuato. E scegliere con Lei una modalità attraverso la quale seguire stabilmente ed in modo efficace i passi avanti, gli ostacoli, il completamento delle azioni avviate.
Conosciamo la Sua sensibilità al tema della crescita e dello sviluppo del Mezzogiorno e alla specificità della situazione siciliana.
Confidiamo di poterLa incontrare presto e intanto La ringraziamo per l’attenzione che vorrà prestare a questa nostra richiesta.
Con viva cordialità
Enzo Bianco