Sul caso delle primarie a Palermo, botta e risposta tra anna Finocchiaro, che a Catania a partecipato a un incontro promosso dall’Arcigay e Ferrandelli, che a Palermo è già in campagna elettorale dopo aver vinto le primarie.
Ai giornalisti presenti, il capogruppo dei senatori del Pd dice: “Ci sono state le primarie e c’è stato un vincitore. Questo è il punto. La mia opinione è che si potrebbe pensare ad un’altra candidatura se ci fosse una assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori, e questi mettessero a disposizione il seguito che hanno e il consenso che hanno ricevuto. Ma è una scelta politica – ha aggiunto Anna Finocchiaro – che sta nelle mani di coloro i quali, in quanto candidati a diventare il sindaco e presentatisi alle Primarie, sono i protagonisti veri di questa fase”.
Fabrizio Ferrandelli, vincitore delle primarie del centrosinistra, non ci sta e chiede un vertice con i leader dei partiti per ristabilire l’unità e gli accordi in vista delle elezioni comunali. “Chiedo la convocazione urgente di un tavolo programmatico e progettuale con tutte le forze del centrosinistra e con tutti i candidati alle primarie. Ribadisco, con molta serenità, il bisogno di sintonizzarsi con la voglia di cambiamento che si respira da mesi in città. Non si può tradire il voto di 30 mila palermitani che il 4 marzo hanno scelto il loro candidato a sindaco”.
“Invito tutti ad abbassare i toni – aggiunge – e a fermare questo gioco al massacro che inevitabilmente porta vantaggio ai nostri avversari. Preoccupiamoci di vincere le elezioni e affrontiamo insieme i problemi di Palermo e dei palermitani”.
“Un altro candidato a sindaco? Chi fa una simile proposta tradisce il popolo delle primarie. La situazione che si sta creando sarebbe comica se il centrosinistra non fosse tragico” dice commentando le dichiarazioni del capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro. “Vado avanti – aggiunge – e non mi lascio intimidire dai potenti e dai prepotenti”.
Ferrandelli spiega che ha cercato di incontrare i suoi avversari alle primarie, “ma finora ho visto solo Antonella Monastra. Davide Faraone è irrintracciabile, Rita Borsellino dice una cosa al telefono, quando parla con me, e quella opposta nei suoi comunicati stampa, ma ancora non sono riuscito a incontrarla”.
L’accusa è gravissima: voto di scambio. La tensione sul voto delle primarie del centrosinistra a Palermo non sembra allentarsi, nonostante siano trascorse già più di due settimae dal voto. Stavolta l’accusa arriva da Rita Borsellino.
“Non è possibile lasciare che da queste primarie venga fuori l’idea che atti come il controllo del voto o il voto di scambio siano irrilevanti dal punto di vista etico e politico. Il sequestro dei verbali del gazebo di piazza Indipendenza si aggiunge all’annullamento del seggio del Zen, confermando che quello che doveva essere uno strumento di democrazia è stato macchiato da gravissime anomalie e da comportamenti lontani alla cultura del centrosinistra”.
“Il rispetto delle primarie e del suo popolo – aggiunge – passa dalla questione etica e morale che per me è al di sopra di tutto: solo così si fa fede al valore democratico e partecipativo che questo strumento dovrebbe avere in sè. Oggi occorre chiudere questo capitolo delle primarie e voltare pagina, mettere Palermo in cima alle priorità – conclude – Serve una seria presa di responsabilità da parte del centrosinistra per trovare una candidatura forte e unitaria, che sia espressione di vera discontinuità e credibilità sul piano valoriale e programmatico”.