La nostra Città è stata per troppo tempo indicata e contrassegnata dal marchio d’infamia di “città mafiosa”.
I fatti di cronaca del recente passato purtroppo hanno contribuito ad incrementare questa triste fama. Favara non è così! Favara non è questa e soprattutto Favara non è mafiosa.
La nostra terra è luogo di onesti lavoratori, di famiglie laboriose, di gente che ogni giorno si impegna per progredire e crescere, per dare benessere e dignità ai propri figli ed alla propria città. Favara è città viva e vivace, nell’inventiva, nella creatività, nelle intelligenze e negli animi.
L’anima della nostra città è pulita, vera e soprattutto onesta.
Le istituzioni favaresi, l’Amministrazione attiva, la Presidenza del Consiglio comunale, i Consiglieri comunali, la scuola, la chiesa, le associazioni, la gente comune, le imprese, i professionisti hanno sempre detto di “NO” alla mafia, “NO” alla cultura della sopraffazione, “NO” a tutte le forme di violenza; lo hanno detto, ribadito e dimostrato nella concretezza, con le azioni di ogni giorno, con il lavoro onesto, con la rettitudine nella vita e nei rapporti con il prossimo.
“Siamo gente perbene che non funzioniamo bene”: le parole di Sua Eccellenza l’Arcivescovo di Agrigento, mons. Montenegro, e l’omelia di Don Mimmo Zambito, arciprete di Favara, hanno sottolineato come i comportamenti illeciti ed indegni di pochi hanno potuto nel tempo oscurare la dignità dei molti, di una intera popolazione.
Favara è cultura d’impresa, nella stragrande maggioranza di impresa sana, di impresa produttiva, di sviluppo economico e sociale che quotidianamente i professionisti di questa città si impegnano con sacrificio a portare avanti attraverso percorsi legali e corretti.
Il Comune di Favara rifiuta ogni compromesso ed ogni forma di vicinanza con coloro i quali si rendano o si siano resi partecipi o comunque siano stati vicini agli ambienti del malaffare e della criminalità organizzata, ripudiando, senza se e senza ma, qualsiasi forma di vicinanza e di contatto con soggetti, professionisti e imprese che in qualche modo sono oggi o, sono state nel passato, vicine o colluse con la mafia o qualsiasi altra forma di criminalità organizzata; l’Amministrazione ha scelto di agire ed operare per creare forme ed occasioni di sviluppo, di sostegno e di cooperazione alle imprese che hanno scelto di agire nella legalità mentre nessuno spazio è stato o sarà concesso alle imprese che hanno scelto l’illegalità.
L’Amministrazione comunale che governa da un anno questo territorio ha voluto da subito, fin dal suo insediamento improntare il suo programma, le sue scelte, l’operato degli amministratori e dei lavoratori sulla base di un percorso di legalità che fosse la base fondante di un cammino verso lo sviluppo ed il progresso della città scevro da ogni qualsivoglia legame o contatto che non riscontri i canoni del corretto agire della legittimità e del diritto. La partecipazione attiva, il sostegno, la condivisione delle forme sociali che esprimono il rifiuto della cultura mafiosa e criminale (Consorzio Agrigentino per la Legalità e lo Sviluppo, Patto della Legalità “Dalla Chiesa”, Festa della Legalità), è solo uno degli aspetti che concretizzano questa scelta.
Ogni singolo cittadino di Favara ha il diritto/dovere di riscattarsi da questa etichetta, di liberarsi dal marchio ignominioso e oppressivo che a causa dell’agire di pochi uomini senza dignità ha infangato per troppi anni la dignità e la moralità di tutti; ognuno di noi è chiamato ad improntare le azioni, il lavoro, i rapporti sociali a quei valori etici e morali che siano il fondamento oggi di una scelta di vita e che costituiscano la base sulla quale costruire un futuro libero ed onesto per i nostri figli e per la nostra città.
Il Presidente del Consiglio comunale
Leonardo Pitruzzella
Il Sindaco
Rosario Manganella