Dopo aver dato vita al Comitato Promotore, sorto spontaneamente su iniziativa di cittadini appartenenti a diverse comunità locali e di diverso orientamento politico per sensibilizzare le istituzioni locali ad operarsi concretamente per utilizzare al meglio le opportunità previste con la L.R. n° 7 del 27 dal Governo Regionale di istituzione dei “liberi consorzi di Comuni” , convinti della necessità di una nuova aggregazione di territori dotati di una stessa identità storico, culturale ed economica che vedono in Canicattì il suo naturale baricentro , non ci saremmo aspettati, di certo, da parte del consiglio comunale di Canicattì nella seduta del 2 agosto scorso, la bocciatura del ”documento di intenti” affidato a tale consesso con il rispetto che si deve ad organismi in grado di operare per i bene della collettività.
Ancora una volta, invece, siamo costretti a fare i conti con la dura realtà di un consesso dedito non al “bene Comune”, unico vero scopo “nobile” della politica intesa come “servizio”.
Come interpretare, altrimenti, la bocciatura di un documento che “osava” porre a base della discussione la valorizzazione di una riforma il cui fine sembra improntato a far risaltare il ruolo di territori poco valorizzati anche dal punto di vista economico, se non come mero atto di disprezzo nei confronti di un territorio che invece ha bisogno di rispetto e di lungimiranza politica.
Lo schiaffo ricevuto ci ridesta dai sogni che avevamo coltivato con tanto slancio ideale.
Ci rendiamo conto di aver “osato” troppo, affidare al “Consiglio” il compito di “pensare” e di “agire” in nome e per conto di una collettività che cerca di riorganizzarsi a partire delle proprie peculiarità per invertire le dinamiche di impoverimento delle aree di “periferia” socio-politica come la nostra.
Il riconoscimento ai consiglieri che hanno accolto la nostra mozione votando a favore, in quanto mai come in queste occasioni esso rappresenta un segno tangibile di “dignità istituzionale”.
Il rammarico e l’amarezza sono il solo fatto prodotto da un tale atto di una maggioranza che diventa tanto più pesante quanto più è la consapevolezza che si è voluto colpire, come dimostrano le dinamiche del voto in consiglio, non tanto il merito ma, la sua ipotetica paternità, non comprendendo, comunque, che una buona causa è sempre una buona causa, così come la buona politica.
Seppure delusi dal risultato delle aspettative riposte nel Consiglio Comunale, continueremo il nostro impegno a partire da una petizione popolare con l’intento di non vanificare lo spirito di una riforma che può rappresentare una opportunità irripetibile per un nuovo modello di sviluppo del nostro territorio.
Nonostante tutto confidiamo nel ravvedimento del Consiglio Comunale e nella buona volontà dell’Amministrazione, insieme alla consapevolezza che il Governo della Regione saprà declinare efficaci strumenti normativi per favorire nuove forme aggregative degli Enti Locali nell’alveo dei “Liberi Consorzi”.
per il Comitato Promotore “Canicatti Libero Consorzio” (Francesco Lo Cascio)