“Se fosse successo a mia sorella? L’avissi ammazzata”. Si chiude così un servizio di Lucignolo, il programma di Italia Uno, che ha acceso i riflettori sul caso delle liceali palermitane protagoniste dei video hard diffusi su WhatsApp. Le telecamere sono sbarcate a Palermo. E sono entrate all’interno del liceo classico Meli di via Aldisio, una delle scuole coinvolte dal caso. “Una grande amarezza e tristezza profonda – dice Salvo Chiaramonte, il preside del liceo, intervistato -. Cosa spinge questi ragazzi?”. Dall’agorà dell’istituto i ragazzi condannano i protagonisti. Sanno ma non vogliono raccontare ciò che ancora non si sa.
Il programma di Italia 1 ha ripercorso le tappe della vicenda. Poi il salto al Giardino Inglese. Qua, dieci giorni fa, davanti alla folla è scoppiata una rissa. Pugni, calci e bastoni. Un agguato contro uno dei presunti autori dei video a luci rosse. “È una questione di onore – dice uno studente -. In un minuto di video è stata persa la dignità di questa persona. Ci vorrà tempo per riaverla”.
SiciliaInformazioni