LuttoHa suscitato sgomento e commozione, a Cattolica Eraclea, la morte atroce di Liborio Campione di 50 anni, l’uomo trovato morto carbonizzato all’interno di un capannone interessato da un incendio divampato l’altra notte.

Campione era molto conosciuto in paese. Era da anni senza lavoro, per un breve periodo si era anche trasferito al Nord, senza fortuna, per poi fare ritorno nel paesino agrigentino dove si arrangiava con qualche piccolo lavoro e qualche aiuto da parte di conoscenti. Non aveva una famiglia e una dimora.


L’unico a fargli compagnia era un cane fedele che si è salvato dal rogo, che ha aspettato il suo padrone fuori dala struttura in fiamme, nella speranza che potesse uscire vivo dall’inferno.

Toccanti le parole dell’arciprete di Cattolica Eraclea, Nino Giarraputo: “Povero Liborio. Ora è facile dire di chi è la colpa. E’ mia Liborio, mia! Non si muore di fame oggi ma di solitudine. Perdonami se puoi”.

Intanto la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta per appurare la dinamica che ha portato alla tragedia. Molti i lati che i magistrati vogliono chiarire. Sul posto, infatti, sono stati convocati anche i Ris per i rilievi scientifici.