“È un testimone di giustizia. Che non è un pentito. I pentiti sono degli ex mafiosi. I testimoni, invece, sono cittadini onesti che hanno denunciato la mafia e che per questo hanno messo a repentaglio la propria vita. Ignazio Cutrò,  è rimasto piantato nella sua terra, tra le pesche di Bivona (AG) dove faceva l’imprenditore: lì dove qualcuno, a furia di incendi dolosi, voleva convincerlo ad arrendersi. Ignazio non si è arreso: si è battuto per i diritti dei Testimoni e ha vinto battaglie importanti. Ora come non mai, non deve sentirsi solo”.  E’ con queste parole che viene introdotto il nuovo di libro diEmanuele Cavallaro, il libro ripercorre con aspetti inediti la storia diIgnazio Cutrò, il bivonese presidente dell’associazione “Testimoni di Giustizia”; si parla di incontri con uomini della criminalità e della vita, fatta di non poche difficoltà, cui è costretto un testimone di giustizia insieme alla famiglia. Il libro verrà presentato nelle prossime settimane.