Sono tanti gli strumenti per iniziare a fare impresa in Sicilia e restarci. Resto al Sud, Cultura Crea, Smart&start e Nuone imprese a tasso zero possono rivelarsi degli strumenti per avviare nuove attività. Finanziamenti a fondo perduto, prestiti a tasso agevolato, garanzie, sono a disposizione dei giovani siciliani aspiranti imprenditori.

Se ne è parlato nel corso di una due giorni, organizzata presso la sede della Camera di Commercio di Palermo ed Enna dal titolo ‘Assoimpresa e Invitalia insieme per lo sviluppo economico della Sicilia’.
“Oggi chi ha idee nuove e voglia di fare – dice Mario Attinasi, presidente di Assoimpresa – ha tutti gli strumenti per mettersi in gioco e realizzare la propria impresa, rinunciando ad abbandonare la Sicilia in cerca di lavoro: le misure messe a disposizione dallo Stato valgono oltre 400 milioni di euro per tutta Italia e hanno consentito di approvare oltre 700 progetti solo nella nostra Isola. Una straordinaria opportunità che vogliamo far conoscere il più possibile, grazie alla sinergia con Invitalia”.

Nel corso della giornata sono intervenuti esperti e consulenti del settore ma anche il vice presidente e assessore all’Economia della Regione Siciliana Gaetano Armao, in una sala gremita da oltre duecento persone. “Un momento di confronto importante – ha sottolineato Attinasi – che è servito per illustrare tutte le grandi opportunità che oggi vengono offerte, garantendo finanziamenti a fondo perduto fino all’80% delle spese“.
All’incontro c’era il prorettore vicario dell’Università di Palermo, Fabio Mazzola, e il delegato dell’Ateneo alle start-up Marcantonio Ruisi, docente ordinario di Strategie e politiche aziendali. Oggi toccherà alla presentazione di alcuni progetti: quelli selezionati dai consulenti di Assoimpresa potranno accedere a una seconda fase di pre-consulenza sulla fattibilità.

Sono quattro le misure gestite da Invitalia: ‘Resto al Sud’, per i giovani under 46 che voglio avviare un’attività imprenditoriale o professionale, con copertura fino al 100%; ‘Cultura crea’, dedicata a iniziative imprenditoriali e no-profit nel settore dell’industria culturale-turistica; ‘Smart&start’, per le start-up innovative con copertura fino al 90%; ‘Nuove imprese a tasso zero’, rivolta ai giovani fino a 35 anni o alle donne che vogliono avviare attività imprenditoriali con coperture fino al 75%.
“Gli investimenti attivati nel 2019 in tutta Italia sono pari a oltre 400 milioni di euro, ma il plafond a disposizione è molto più ampio – continua il presidente di Assoimpresa –. È quindi importante invogliare tutti a presentare la propria idea e a sottoporla ai nostri consulenti, confermando i buoni risultati raccolti finora”. Secondo i report presentati da Invitalia, la Sicilia è in cima alle classifiche. ‘Resto al Sud’ ha visto approvare nell’Isola 607 progetti per un investimento complessivo di 39,2 milioni di euro e 2.307 posti di lavoro previsti: 182 progetti sono stati presentati a Palermo, 113 a Catania, 101 a Messina, 53 a Trapani, 49 a Siracusa, 40 ad Agrigento, 27 a Caltanissetta e altrettanti a Ragusa, 15 a Enna. ‘Smart&start’ ha finanziato nella Regione 31 start-up, al pari di Abruzzo e Veneto, mentre con ‘Nuove imprese tasso zero’ sono nate 44 nuove aziende, con la Sicilia che si piazza dietro soltanto a Campania e Lazio. ‘Cultura crea’ ha invece ammesso 42 domande nell’Isola, per un totale di 6,3 milioni di euro di agevolazioni e una previsione di 113 occupati.

Armao ha sottolineato come il “grande impegno” della Regione nella infrastrutturazione digitale possa essere d’aiuto alle imprese e alle start-up: “Per il secondo anno – ha ricordato – la Sicilia è la prima regione per crescita dell’infrastrutturazione digitale”. Per Mazzola “iniziative come quella di Assoimpresa sono meritevoli perchè fanno da collante a tutti gli strumenti a disposizione dei giovani che vogliono intraprendere la strada dell’autoimprenditorialità. Diventare imprenditori è una opportunità che i nostri giovani devono cogliere – ha aggiunto – e l’Università di Palermo è stata sempre presente in questo settore con dei corsi specifici e con la promozione delle start-up”.