Concedere periodi di congedo parentale straordinario e congedo straordinario extra contrattuale, a tutto il personale regionale, degli enti e delle società sottoposti a controllo e vigilanza, che non siano direttamente coinvolti in attività di pubblica utilità. Ma anche rafforzamento dello smart-working, applicazione delle misure di sicurezza negli uffici, regole certe per la turnazione dei dipendenti. 
I sindacati della Regione siciliana fanno fronte comune e chiedono misure straordinarie al governo regionale, dando la “piena e totale disponibilità alla realizzazione di misure in un quadro complessivo e unico, che coinvolgano tutti gli attori interessati”.
Secondo i sindacati Cgil Funzione Pubblica, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas-Codir, Sadirs e Ugl, “vige negli uffici regionali, tutt’ora, uno stato di massima confusione che si trasforma in una sorta di immobilismo causando la mancata presa di provvedimenti concreti e immediati idonei a garantire la salute pubblica, dipendenti regionali in primis. È il caso di segnalare la molteplicità di disposizioni dirigenziali che, forse per tamponare l’incertezza dell’agire, in assenza di indicazioni chiare ed univoche da parte dei vertici dell’amministrazione, pongono i lavoratori in congedo ordinario, esaurendo eventuali ferie residue dell’anno precedente. Desta stupore che ciò sta avvenendo in quei settori maggiormente attivi in questa emergenza. Manca una logica temporale, c’è infatti chi si potrà assentare ad esempio, per tre, 5 o al massimo 10 giorni, senza garantire alcuna utilità”. 
Secondo i sindacati in molti uffici mancano “misure precauzionali disposte dal capo dell’amministrazione in merito alla sanificazione di locali, alla mancata installazione di dispenser con soluzioni igienizzanti, mancata fornitura di maschere e guanti”.
Da qui la richiesta di immediata attivazione di un sistema di monitoraggio e coordinamento di tali attività in tutti gli uffici della Regione, con il consolidamento delle strutture che si occupano di sicurezza e salubrità negli uffici.