Niente zona rossa in Sicilia. Per i valori rilevati dall’Istituto Superiore di sanità l’isola è ancora in zoan gialla anche se a ridosso del livello 1 (indice rt rilevato 0.99). Con l’ordinanza in preparazione da parte del Ministro Speranza, dunque, sarebbe sempre giallo anche se la Sicilia ha chiesto di passare in arancione. In ogni caso sarà un cgiallo o un arancione ‘rinforzato’ con misure più restrittive che la Regione varerà in serata o domani comunque dopo l’ordinanza del Ministro Speranza prevista per stasera e in vigore da domenica.
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Questa la sitesi della situazione dopo la telefonata fra l’assessore Ruggero Razza e il Ministro Speranza e dopo un confronto fra Musumeci e il governo regionale e la cabina di regia nazionale.
L’epidemia in generale nel Paese si trova “in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti” secondo quanto rileva la bozza di monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute
Nel periodo 15-28 dicembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,03 (range 0,98 – 1,13), in aumento da quattro settimane e per la prima volta, dopo sei settimane, sopra uno.
Sono, dunque, 12 le Regioni o Province Autonome a rischio alto questa settimana (nessuna la settimana precedente), 8 a rischio moderato fra cui la Sicilia (di cui due ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una Regione (Toscana) a rischio basso.
Tre Regioni ovvero Calabria, Emilia-Romagna e Lombardia, hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel valore inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2; altre 6 (Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, V. d’Aosta/V./d’Aoste) lo superano nel valore medio, e altre quattro lo raggiungono (Puglia) o lo sfiorano (Lazio, Piemonte e Veneto).
Sono 13 le Regioni o Province Autonome, infine che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e aree mediche sopra la soglia critica (3 in più della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale torna a essere sopra la soglia critica (30%).
Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in lieve aumento da 2.565 del 28 dicembre a 2.579 del 4 gennaio; il numero di persone ricoverate in aree mediche è invece lievemente diminuito passando da 23.932 a 23.317 ma ci sono forti differenze fra regioni.
Passano in area arancione le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 10 e, per il momento, fino al 15 gennaio.
“Siamo preoccupati per l’attuale andamento della curva dei contagi in Sicilia, per questo abbiamo chiesto al ministro Speranza, che ringrazio, di anticipare di almeno una settimana il provvedimento di istituzione della zona arancione per la Sicilia – conferma Musumeci -nonostante l’indice Rt dell’Isola non prevedesse infatti questa classificazione, con grande senso di responsabilità, abbiamo così previsto misure più stringenti a salvaguardia del nostro territorio”.

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