Il Servizio Veterinario dell’ASP di Agrigento non ritiene aderenti alla realtà la rappresentazione dei fatti resa dai mass-media. Evidentemente qualcuno ha creato una ingiustificata campagna denigratoria verso questo servizio,  in merito alla quale ci si riserva di tutelare presso le sedi competenti l’immagine sia del servizio veterinario sia  dell’azienda che si rappresenta“, è quanto rende noto il direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinario ASP Dott. Izzo Antonio in riferimento alla situazione sanitaria del rifugio sanitario di Canicattì.

“La signora La Mendola Angela subito dopo aver ricevuto in affido il cane oggetto di cui trattasi, parrebbe averlo consegnato al Signor Vittorio Russo, senza che siano stati ancora formalizzati gli atti di trasferimento. Lo stesso dopo aver bagnato il cane, scatta una foto, la pubblica sui social seguita dall’appello: “da nord a sud, aiutatemi, questo è un cane che viene dal canile lager di Canicattì”. Il cane in questione è un cane a pelo lungo, anziano di 12 anni, che al momento dell’affido si presentava in condizioni normali, prova ne sia che la signora La Mendola ritirando il cane non ha lamentato o evidenziato alcun che in ordine alle condizioni del cane. Al servizio veterinario, precisa nella nota il direttore sanitario, non è stata preventivamente richiesta la visita che deve precedere per legge l’adozione e che il comune nell’atto di affido consegnato alla signora La Mendola in data 14-01-2021 si è limitato a far riferimento ad una visita effettuata dal servizio veterinario ben quattro mesi prima nel corso della quale era stato verificato che si trattava di un cane morsicatore in normali condizioni di salute e in quel momento se ne dava il nulla osta all’affido informato. Visto il lungo lasso di tempo intercorso tra la visita del servizio veterinario e l’atto di affido del comune appare chiaro la non attendibilità di quanto accertato 4 mesi prima. A seguito della notizia divulgata a mezzo social i carabinieri hanno effettuato una visita al canile in data 15-01-2021, seguita nel tardo pomeriggio dello stesso giorno da una visita da parte del delegato ENPA, sig.ra Enza Oddo, e dal presidente LAI, sig.ra Ilaria Fagotto, che hanno girato un video con il telefono cellulare pronunciando durante la registrazione le parole che di seguito si riportano testualmente: “questo canile è un Lager, tutti i cani se ne devono andare” e rivolgendosi ad un cane presente nel canile, chiaramente inquadrato ed in apparenti buone condizioni di salute e nutrizione, dice ”amore mio ti porterò via, stai tranquillo”. Poi rivolgendosi ad una cagna incinta le dice” qua non ci puoi più stare, ti porterò via” e ancora afferma, che ci sono n. 9 cuccioli bagnati e vanno anche questi portati via.  Dall’immagine del video non si rilevano cuccioli bagnati o cani in cattivo stato di nutrizione per cui quanto asserito dalla signora Fagotto non trova rispondenza nella realtà.  Dal sopralluogo effettuato in data 18/01/2021 dai medici veterinari dell’ASP di Agrigento, si evince che i cani ricoverati presso la struttura, si presentano in buone condizioni igienico sanitarie e in buono stato di nutrizione, fatte eccezioni per n. 2 cani isolati per patologia dermatologica per la quale attualmente sono in terapia come si può evincere dalle cartelle cliniche. Inoltre, conclude nella nota il direttore, dai controlli del registro tenuto presso il rifugio, si evince che la sig.ra Fagotto, senza nessuna cognizione di causa, dichiara dei numeri inerenti ai decessi dei cuccioli che non trovano riscontro nei fatti per come risultanti dalla relativa documentazione. La documentazione (registri, cartelle cliniche, verbali di affido, ecc) rimane comunque a disposizione delle Autorità competenti per le opportune verifiche.