Avrebbe sottratto soldi per nove anni al nipote disabile di cui era amministratore di sostegno e, quando un avvocato lo sostituisce scoprendo gli ammanchi, viene denunciato. Si conclude con il patteggiamento della pena a due anni di condanna la vicenda a carico di un uomo di 52 anni di Canicattì, accusato di peculato.
Il gip Stefano Zammuto ha ratificato l’accordo tra accusa, rappresentata dal pm Elenia Manno, e l’avvocato Leonardo Marino che invece difende l’imputato. La vicenda risale al 2008 quando l’uomo fu nominato tutore del nipote disabile gestendo dunque le indennità che lo Stato erogava nei suoi confronti. Secondo la ricostruzione accusatorio in quasi otto anni si sarebbe appropriato di 38 mila euro.

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