Alla luce della decisione del governo italiano di revocare lo stato di emergenza per la pandemia da Covid19, la Chiesa dibatte in questi giorni e dovrebbero tornare a breve – salvo imprevisti – le processioni religiose, sospese ormai da due anni.
“Come già espresso nel comunicato finale dei lavori della sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana, i Vescovi di Sicilia hanno riflettuto sull’opportunità di riprendere le processioni religiose stante la revoca, da parte del Governo dello stato di emergenza”, si legge nella nota della CEIs.
Mantenere cautela e non abbandonare le mascherine
“Naturalmente – sottolineano i vescovi siciliani – ogni indicazione relativa alla cautela e al rispetto delle norme sanitarie per continuare a contrastare la diffusione del virus da Covid-19, continuerà ad essere mantenuta (ad esempio, l’uso delle mascherine individuali anche all’aperto se in presenza di assembramenti)”.
Via Crucis ai Quattro Canti
Per quanto riguarda i quattro vicariati cittadini, “il Vicario Generale dell’Arcidiocesi Mons. Giuseppe Oliveri rende noto che il prossimo 12 aprile, Martedì Santo, sarà possibile partecipare alla Via Crucis cittadina con inizio alle ore 21.00 ai Quattro Canti (chiesa di San Giuseppe dei Teatini) e conclusione in Cattedrale”.
Il tema delle processioni è, dall’inizio della pandemia, uno dei più delicati. Tanti i fedeli che attendono di tornare alla normalità. Con l’approssimarsi delle festività Pasquali 2022, si entra dunque in un’altra fase, per lasciare alle spalle tutte le restrizioni dovute alla pandemia.
Le nuove fasi
Ecco tutti gli step che accompagneranno gli Italiani fuori dai provvedimenti anti-Covid:
1 APRILE – L’Italia non sarà più in stato di emergenza Covid e di conseguenza decadono il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo: al loro posto dovrebbe essere creata una unità operativa ad hoc (fino al 31 dicembre) per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale. Anche il sistema dei colori viene definitivamente abrogato, ma il monitoraggio proseguirà. Termina l’obbligo di Super Green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50 (la sospensione di coloro che ne saranno sprovvisti non avverrà più, ma resta la multa): a chi ha superato questa soglia d’età sui luoghi di lavoro dovrebbe essere richiesto solo il pass base. Stop al certificato verde sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile. Non sarà più necessario avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Anche nei ristoranti all’aperto non sarà più prevista l’esibizione di alcun certificato. Solo per i turisti stranieri cadrà anticipatamente – già da questa data – l’obbligo del pass rafforzato nei ristoranti. Dal primo aprile decade ovunque il limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi – dove per accedervi sarà richiesto il lasciapassare base – sarà possibile occupare il 100% dei posti. Stop anche alle quarantene da contatto con un caso positivo al Covid, anche per i non vaccinati: dovrà restare in autoisolamento solo chi ha contratto il virus mentre chiunque abbia avuto un contatto dovrà applicare il regime dell’ autosorveglianza, indossando la mascherina Ffp2. Non ci sarà più quindi distinzione tra vaccinati e non vaccinati come ora.
1 MAGGIO – Termina l’obbligo del Green pass quasi ovunque. Fino al 30 aprile per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà infatti ancora obbligatorio in versione base. Quello rafforzato resterà in vigore fino al 30 aprile per la ristorazione al chiuso (per i turisti stranieri cade già dal primo aprile), centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. Sempre dal primo maggio via l’obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso, anche a scuola.
15 GIUGNO – Decadono tutti gli obblighi vaccinale come per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Resterà in vigore oltre questa data soltanto l’obbligo del vaccino per il personale sanitario e Rsa.
30 GIUGNO – Terminano le modalità di smart working nell’ambito privato così come sono al momento concepite. In particolare, fino alla fine del mese ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto ‘lavoro agile’ nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore. Viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.
31 DICEMBRE – L’obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa. Le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e residenze socio assistenziali saranno consentite solo con il Super Green Pass fino al 31 dicembre.