Nuovi arresti in Sicilia, nuova luce sulle relazioni tra mafia e gioco d’azzardo illegale. La DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, ha infatti confiscato oltre 300 mila euro a un imprenditore di Castelvetrano, in provincia di Trapani, attivo nel settore dei giochi e delle scommesse. Il 37enne è considerato molto vicino al boss latitante Matteo Messina Denaro.

“La ricostruzione eseguita – spiega il giudice – evidenzia le modalità attraverso le quali il proposto, pur non essendo inserito organicamente nel sodalizio mafioso, contribuiva in modo significativo al sostentamento economico dell’associazione”. Come? Attraverso una rete di agenzie di scommesse, fatte ovviamente di siti illegali, riconducibile all’imprenditore. Un nuovo caso che non smette di ricordare quanto sia importante il contrasto al gioco illegale, pe questo l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato ha creato una mappa interattiva su come i poteri e le funzioni vengono esercitate nell’ambito di accise e dogane. A tal proposito Chiara Di Battista, direttrice Ufficio cooperazione internazionale di Adm e responsabile delle attività di proiezione estera dell’agenzia, è stata intervistata dalla redazione di Gioco News.

La parola chiave del suo pensiero è soprattutto una: cooperazione. Collaborare tra paesi è infatti fondamentale per la gestione del settore gambling e la Di Battista sottolinea una grave mancanza a livello comunitario: manca infatti una legislazione unica e omogenea. Leggi che nel 2022 sono ancora più importanti e urgenti visto il cambiamento repentino e rapido di tutto il settore del gioco, che, come dimostra la lista dei casinò online sicuri stilata da Gaming Insider, è cresciuto e si è sviluppato in maniera molto forte.

La cosa che emerge dallo studio condotto in questi mesi dall’Adm è che l’Italia ha sviluppato un modello per il contrasto al gioco illegale che è diventato un punto di riferimento per tutta Europa. Merito della collaborazione con il Copregi il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori. Una sinergia, questa, che pone l’Italia sullo stesso livello internazionale di paesi che operano nel settore da più anni e che quindi sono più esperti, come il caso di Regno Unito e Francia. Uno sviluppo, questo, che fa ben sperare per il futuro. Ora, però, si fa più urgente un riordino del settore e un aggiornamento delle norme del gambling, che insieme all’azione delle Forze dell’Ordine potrà assestare un duro colpo a tutte le attività criminali.