“Secondo gli esperti la nuova ondata Covid è già in movimento e i dati sono tutt’altro che confortanti. Stando ai numeri che giungono dagli ospedali della regione il numero sta galoppando e in più molti sanitari, tra medici, infermieri e personale si stanno contagiando. E’ da oltre un mese che dico che sono contrario alla riduzione delle ore di lavoro dei sanitari covid e che i contratti debbono essere rinnovati, vedi quelli del personale Usca che scadono il 30 giugno 2022.

E’ il commento dell’Onorevole di “Prima l’Italia” e vice presidente della commissione sanità all’Ars Carmelo Pullara.

“Stando a quanto affermato dal Dottor Renato Costa commissario per l’emergenza dell’area metropolitana di Palermo, -scrive Pullara-il picco dell’ondata è previsto tra inizio e metà luglio. Le varianti e l’assenza di restrizioni stanno provocando un’ulteriore crescita dei contagi. Certo non era uno schema difficile da intuire. Lo dico da oltre un mese. Questi dati sicuramente erano conosciuti dall’assessorato regionale alla salute, dai vertici politici e dai burocrati. Ma il risultato qual è? Si procede con la riduzione oraria del personale covid e con i licenziamenti. Inoltre ricordo che il contratto del personale Usca scade il 30 di giugno e di rinnovo non se ne parla. A tutto ciò bisogna aggiungere la decisione di chiudere ovvero di ridimensionare gli hub vaccinali. E’ evidente che per l’assessore Razza ed i suoi collaboratori la storia non ha insegnato nulla. A quasi due anni dall’inizio della pandemica, dove teoricamente avremmo dovuto conoscere bene l’andamento del virus ed imparare a come gestirlo siamo costretti a fronteggiare, ancora una volta con difficoltà, questa ulteriore ondata peccando di presunzione e incapaci di programmare per evitare il peggio. Ciò vuol dire che tutti gli sforzi e sacrifici fatti fino ad ora dal nostro ottimo ed esemplare personale sanitario e non, che ha operato in regime di pandemia, non è servito a nulla. Ritengo-conclude Pullara-che l’assessore Razza, senza se e senza ma riveda quanto fatto fino ad ora e provveda immediatamente a dare le indicazioni a tutte le Asp di ripristinare l’orario del personale sanitario e non occupati per l’emergenza covid, valutare ulteriori opportunità di proroga degli stessi contratti con particolare attenzione a quelli degli Usca che hanno la scadenza più imminenti cioè tra pochi giorni. Oggi se siamo ancora e registrare le criticità di gestione della pandemia dimostra che fino ad oggi chi ha deciso lo ha fatto con superficialità e inesperienza. Non ci si improvvisa gestori della cosa pubblica, ma lo si diventa con anni di esperienza”.