“E’ necessario alzare l’attenzione verso la sicurezza del personale sanitario. Questo non è solo il tema del convegno odierno che ho svolto con tantissimi colleghi medici e che lavorano in prima linea, ma deve essere un tema costante all’attenzione della politica. Due problemi ho sempre avuto a cuore, dalla mia trentennale esperienza come medico d’urgenza. Uno è il tema degli autisti soccorritori che devono avere una legge che riconosce il loro inestimabile lavoro, l’altro è la sicurezza delle guardie mediche. Quante volte abbiamo letto di aggressioni, anche gravi, ai danni dei medici, soprattutto per le colleghe che si ritrovano a lavorare in posti isolati e senza nessun tipo di protezione. Ho depositato un ddl di legge, purtroppo ancora fermo in commissione, che vuole risolvere questo annoso problema. Chi opera in prima linea sa bene quanto si rischia in certi momenti, aggressioni verbali e non solo. Troppe volte i parenti di chi ha bisogno di cura si scaglia con violenza contro noi medici che stiamo semplicemente cercando di salvare vite e dare la migliore assistenza possibile. Il mio disegno di legge vuole porre l’operatore sanitario nella condizione di lavorare nella maniera più sicura possibile, questo significa che lavora serenamente per tuta la comunità che serve con la propria professionalità. Mi auguro che se non si può approvare una legge nazionale, che si segua l’esempio dell’Asp di Agrigento che è intervenuta praticamente sul problema, applicando nuove misure di sicurezza che permettono di salvaguardare il primo soccorso per tutti i cittadini. Perché quando un pronto soccorso viene devastato per una barbara violenza e per sfogo dei peggiori istinti, chi ci perde è tutto un territorio”. Così il senatore M5S Rino Marinello della commissione Sanità promotore del convegno “Rispetta chi ti aiuta”.