E’ notizia di questi giorni la pubblicazione sul sito della Regione Siciliana – Assessorato Infrastrutture e Mobilità, pubblicato dopo qualche giorno nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, dell’Avviso per la concessione di contributi a fondo perduto, per un totale di 10 milioni di euro, in favore degli autotrasportatori aventi sede in Sicilia per il recupero parziale del costo di attraversamento dello Stretto di Messina. La notizia è stata diramata anche dal Presidente della Regione Musumeci e dall’Assessore Falcone il quale ha dichiarato ai media che la misura è frutto della promessa alle imprese di autotrasporto, nel contesto della mobilitazione della categoria, sfociata in blocchi, dei mesi scorsi, per aiutarle in un momento in cui erano soffocate dai rincari. Precisa Falcone: “un atto concreto di solidarietà della Regione verso la categoria che diventa adesso realtà”.

Interviene sulla questione il Segretario di FAI Sicilia Salvatore Bella il quale afferma che la misura messa in campo dalla Regione si prospetta come un fallimento:

Afferma Bella “l’Avviso dell’Assessorato regionale infrastrutture e mobilità presenta due problemi:

non prevede, come ormai tutte le misure messe in campo dalle pubbliche amministrazioni in materia di contributi e aiuti alle imprese, la possibilità di conferire procura ad un altro soggetto. Questo “vuoto” non è di poco conto se consideriamo che l’istanza potrà essere inoltrata solo tramite Spid dal legale rappresentante e che la quasi totalità dei padroncini e dei titolari di pmi guida il proprio camion. Su questo aspetto abbiamo avvisato l’Assessorato che proprio i più piccoli saranno i più danneggiati, ma senza risultati;
i contributi sono concessi in “de minimis” seguendo così la strada più semplice per la Regione che non ha proceduto a notificare l’aiuto all’U.E.; questo significa che le imprese che negli ultimi 3 esercizi, compreso quello in corso, hanno ricevuto altri aiuti in “de minimis” per un importo totale pari a 100.000,00 euro non potranno presentare istanza alla Regione. Inutile dire che le grandi aziende sono tagliate fuori dalla misura, ma anche molte pmi hanno già raggiuto tale limite e anch’esse saranno tagliate fuori.
Esprimere soddisfazione per questo Avviso pubblico da parte del Presidente della Regione e dell’Assessore alle infrastrutture e mobilità è quantomeno azzardato. Io sono convinto che quei soldi resteranno nelle casse della Regione.

Spero ovviamente di sbagliarmi, ma non credo”.