L’allarme per la mancata adozione del Piano di Zona 2021 e la conseguente perdita dei fondi nazionali destinati al distretto sociosanitario 16, che ha come capofila il Comune di Catania, così come paventato dall’Associazione 20 novembre 1989 onlus, appare infondato e ingiustificato. Né è a rischio l’assistenza per i disabili e per le loro famiglie. Lo precisa il dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali della Regione Siciliana dopo che il dipartimento ha appreso dell’esposto dell’Associazione 20 novembre 1989 onlus alla Corte dei Conti. “La nota stampa contiene inesattezze in merito alle risorse nazionali destinate al Piano di Zona e alle iniziative dipartimentali”, si legge nella replica.
Cosa dice il dipartimento
“In primis – evidenzia il dipartimento della Famiglia – il dipartimento regionale ha prontamente dato riscontro alla lettera inviata dall’associazione con una sua nota (prot. 17401 del 17 maggio), rappresentando di aver sollecitato più volte il distretto sociosanitario ad adempiere alle Linee guida regionali. All’ultimo sollecito, inviato il 28/02/2022 (con prot. 7145), il Comune di Catania ha risposto il 16 marzo, comunicando di aver istituito la Rete territoriale per la protezione e l’inclusione sociale e specificando che la complessità del tema e delle azioni adottate rendevano necessaria una proroga, ma al contempo impegnandosi ad adempiere in tempi brevi”.
Secondo il dipartimento della Famiglia, inoltre, con le Linee guida per il Piano di Zona 2021 è stata definita una nuova governance basata sulla convenzione tra Comuni del distretto socio-sanitario, prevista dall’articolo 30 del Testo unico degli Enti locali. “La nuova governance ha richiesto ulteriore impegno organizzativo, sia per la sottoscrizione della convenzione da parte del Comitato dei Sindaci sia, soprattutto, per l’organizzazione dell’Ufficio di piano (deputato alla programmazione, gestione e attuazione delle politiche sociali) così come per la costituzione della Rete territoriale sopra richiamata che coinvolge una molteplicità di soggetti pubblici e privati. Questo processo ha condizionato i tempi nell’adozione degli atti, ma una volta definiti tutti gli attori del welfare distrettuale, le politiche pubbliche risulteranno più aderenti ai bisogni sociali del territorio”.
Il caso del distretto 16
“Le risorse del Fondo nazionale Politiche sociali assegnate al distretto sociosanitario 16 non rischiano di essere “perdute”, come sostiene l’associazione, in quanto destinate al distretto ed erogate a seguito della presentazione del Piano di Zona 2021. Il Piano, inoltre, è rivolto solo marginalmente alla disabilità (20% dell’intero importo) dal momento che la maggior parte delle risorse vengono destinate ad aree d’intervento che non usufruiscono di fondi nazionali specifici”.