“Il settore vitivinicolo siciliano sta attraversando un grave momento a causa della crisi economica. La pandemia e la guerra in Ucraina hanno causato una contrazione dei consumi di vino e molte cantine registrano una giacenza di prodotto invenduto, con serie difficoltà a pagare i produttori per mancanza di liquidità. Già nella campagna vitivinicola precedente si è registrato un trend negativo. Infatti, il prezzo dell’uva da mosto è sceso di circa 10-15 centesimi di euro al kg, nonostante l’aumento dei costi per il caro energia, del gasolio e dei fertilizzanti”.

Così, in una nota esprime grande preoccupazione con un allarmato appello alla Regione Siciliana, Luigi Vecchio, presidente Acli Terra provinciale di Agrigento.

“Come Acli Terra chiediamo al governo della Regione Siciliana l’adozione di azioni urgenti e significative, tra le quali l’adozione della misura straordinaria della ‘Vendemmia verde’, cioè l’eliminazione dei grappoli prima della maturazione. Ciò consentirebbe di sgravare i viticoltori dei costi di produzione per arrivare a concludere il ciclo produttivo, assicurando un reddito certo ai produttori. Sottolineo – aggiunge Vecchio – che in molti non hanno ancora ricevuto i pagamenti dell’uva conferita.

Questa misura regionale potrebbe riequilibrare domanda e offerta, evitando una sovrapproduzione di uve da vino che, inevitabilmente, farebbe crollare ancor più il prezzo dell’uva con conseguenze nefaste per le aziende, per gli operatori e i loro familiari e, in generale, per tutti coloro che ne traggono reddito con il proprio lavoro”, conclude il presidente Acli Terra Agrigento