Avrebbe lavorato per quasi venti anni, dal 2001 al 2021, in un negozio di abbigliamento senza un regolare contratto e con uno stipendio inferiore a quanto previsto dalla contrattazione collettiva. Adesso una signora di Sciacca, oggi sessantaquattrenne, chiede oltre 300 mila euro tra somme spettanti e contributi previdenziali.
La donna, rappresentata dall’avvocato Mauro Tirnetta, chiede all’ex datore di lavoro il riconoscimento delle somme per questo ventennio di lavoro “in nero”. Si tratta, nello specifico, di 232.247 euro per la retribuzione e 109.238 euro di soldi non versati all’Ente previdenziale. Il tribunale di Sciacca, sezione Lavoro, ha già fissato l’udienza.