La seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo ha confermato (con lievi sconti per 8 persone) 35 delle 38 condanne emesse dal Gup, col rito abbreviato, nei confronti di un gruppo di spacciatori di cocaina del quartiere Sperone, nel capoluogo siciliano.
Gli arresti nel 2021
Gli arresti scattarono nel 2021 e già allora era emerso che i capifamiglia utilizzavano i propri figli, piccoli e adolescenti, comunque minorenni, per confondere le acque: per quelli più in tenera età, ad esempio, i genitori camminavano tenendoli sui passeggini per non far capire che di lì a poco sarebbe stata consegnata la droga. Oppure nascondevano gli stupefacenti nelle camerette; i più grandicelli facevano invece da vedette o in qualche caso direttamente da pusher.
Le mogli e madri confezionavano dosi davanti ai bimbi
Le mogli e madri inoltre confezionavano le dosi davanti ai bambini, così come la divisione del denaro ottenuto con la vendita avveniva sempre in presenza dei figli minorenni.