I rappresentanti delle liste escluse dalla tornata elettorale del prossimo 8 e 9 Giugno a Naro, Roberto Enzo Barberi e Milco Dalacchi, hanno deciso di presentare ricorso al TAR avverso il provvedimento di esclusione deciso l’altro ieri dalla quarta sottocommissione elettorale circondariale di Canicattì. Entrambe si sono affidate allo studio legale Rubino.
“Non essendo garantita con assoluta certezza la continua riferibilità ai candidati dei fogli sottoscritti dai presentatori nè assicurata la piena consapevolezza dei presentatori in ordine ai candiati cui si riferisce l’atto di presentazione prodotto”. Questa la motivazione comunicata ai presentatori delle liste nel verbale ufficiale che è stato notificato nella mattinata di ieri.
Maria Grazia Brandara, al momento unica candidata e attuale Sindaco di Naro in una nota dichiara: “Voglio innanzitutto esprimere il mio rispetto per Roberto e Milco, due figure che hanno lavorato con dedizione per i loro progetti e visioni per Naro. Il loro contributo al dibattito politico è stato importante e la loro eventuale assenza dalle elezioni è un segno che qualcosa deve cambiare nel nostro sistema. Parliamo tanto di digitalizzazione, di smaltimento delle procedure e poi ci scontriamo con la realtà fatta ancora di carte e firme autografe. Come Sindaco sento il dovere di assumere una posizione di imparzialità e di richiamare tutti noi a un senso di fair play che da troppo tempo manca nella nostra comunità.
Prima di essere candidata alla carica di Sindaco sono ancora il Sindaco di questa città e credo che sia fondamentale, almeno per una volta, riunirci attorno a un tavolo insieme a Roberto e Milco, lasciando per questo week end fuori dalla porta la competizione elettorale, evitando assurde illazioni, speculazioni e veleni che offendono in primis le istituzioni che hanno il dovere di garantire la correttezza di ogni procedimento, poi la sottoscritta e soprattutto l’intelligenza dei naresi.Se dovrò continuare ad assumere la responsabilità di Sindaco della nostra Fulgentissima, preferirei farlo passando da un normale confronto elettorale. È essenziale che ogni voce abbia la possibilità di essere ascoltata, che ogni idea possa essere espressa e che ogni voto conti.”