Siamo alla vigilia di un evento elettorale importante, dopo le dimissioni, impostegli, del governatore Lombardo che voleva rivoluzionare la politica in Sicilia, quando invece ha nominato assessori persino lo stesso giorno delle dimissioni, ma anche ha elargito nuovi posti nonostante la bancarotta della Regione Sicilia. Ditemi voi quali manifestazioni di coerenza e di cambiamento ha dato di se l’ex governatore Raffaele Lombardo rispetto a chi lo ha preceduto, direi nessuna anzi ha fatto di peggio. Un governo regionale che era nato con i colori di centro destra e che man mano ha cambiato diverse casacche pur di sopravvivere. Tutto questo mentre è acuta una crisi in corso in Italia che ha portato e porterà nuove tasse che hanno trasformato le classe medie i povere, mentre il governo tecnico di Monti, ma “guidato” dai soliti pdl, pd, terzo polo, ha saputo solo attuare una politica di prelievo fiscale colpendo principalmente la classe vulnerabile, di contro non ha mai messo il dito nella piaga, cancellando privilegi e riducendo il numero dei parlamentari, abolendo le provincie in toto, tagliando le super pensioni, togliendo diarie, vitalizi, rimborsi, insomma ormai tutti sono bene informati dove si spendono i soldi che poi servono per garantire i privilegi di una casta che non vuole andare via. C’è una specie di auto protezionismo che spinge Monti ad eludere la via principale per coprire i buchi che altri hanno generato e non si vede nessuna forma di ripresa dell’economia reale. Insomma in questo clima che non è dei migliori nonostante i soliti proclami demagogici , qui in Sicilia ci si prepara alle prossime elezioni come se tutto fosse come prima. Ormai lo stato sociale è stato smantellato e i poveri che hanno meno di 65 anni e un reddito superiore a 10.000 € pagano tutti, per non parlare che pagano tanto in ticket anche quelli esenti . Insomma gli elettori siciliani, essendo “atipici”, forse, non continuano a capire che siamo alla frutta e che i meccanismi della politica abbisognano di una rivoluzione e nella gente e nei partiti che hanno perduto credibilità. Eppure leggo che si fanno alleanze si cambiano nomi, si cercano persone “vergini” politicamente, si pensano accordi dove ci sia dietro ancora, e nonostante tutto, la manus longa dei soliti potenti, insomma , senza che si dica nulla si vuole turlupinare anche adesso, in piena crisi e nonostante la crisi, gli elettori che qui in Sicilia non sanno o fanno finta di non sapere. Se il popolo di Sicilia non apre gli occhi anche questa volta il futuro potrebbe diventare ancora più nero per questo da oggi in poi bisogna focalizzare ogni proposta politica che arriva e fare il DNA alle persone sulle cui gambe cammina. Siamo certi di fare la scelta giusta e di non fare il solito gioco della casta?

(S.C)