20120329_c1_prostituzione_casaLa Squadra Mobile Questura di Agrigento ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nel procedimento a carico di sei persone accusate a vario titolo di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Nove, complessivamente, le persone indagate.
Il provvedimento restrittivo della libertà personale è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Santo Fornasier, del dipartimento reati contro la persona e soggetti deboli della Procura di Agrigento.
Il GIP ha disposto la custodia cautelare in carcere per M.M.M.M. e J.Y.M.M., sorelle peruviane rispettivamente di 42 e 31 anni.
Agli arresti domiciliari sono finite altre due peruviane, M.D.P.T.M. di 49 anni, C.M.M.H. di 73 anni, e due agrigentini: E. D., 46 anni e G. S. di 24 anni.
Le due peruviane finite in carcere, avrebbero sfruttato numerose donne di nazionalità straniera ed italiana, mettendo a disposizione due appartamenti siti nel centro storico del capoluogo, in via Saponara (da cui prende il nome l’operazione di polizia) ed in via Neve, pubblicizzando i servizi erotici sulla stampa e sul sito internet “Bakeka Incontri Agrigento”.
Le indagini di Polizia, particolarmente complesse ed articolate, su direttive della Procura della Repubblica di Agrigento diretta da Renato Di Natale, sono state dispiegate, e tuttora proseguono, ad opera della Squadra Mobile della Questura di Agrigento, retta da Corrado Empoli.