ars“Questa legislatura ha varato una riduzione dei costi pari a 40 milioni di euro per le spese dei deputati e a 27 milioni sul fronte del personale interno. Abbiamo fatto tagli come mai avvenuto all’Assemblea regionale, con costi di funzionamento ridotti di oltre 71 mln”. Cosi il presidente dell’Assemblea siciliana, Giovanni Ardizzone, in occasione della tradizionale cerimonia del Ventaglio con la stampa parlamentare tracciando un bilancio della legislatura in corso.

“Abbiamo applicato il contributo di solidarietà per i deputati e i vitalizi dal gennaio 2014. Stesso discorso per pensionati e dipendenti dell’Assemblea” ha detto Ardizzone. Il contributo è del 6 per cento per redditi tra i 91 mila euro e i 130 mila euro, del 12 per cento fino a 195 mila euro, del 18 per cento oltre i 195 mila euro. Per un risparmio dal 2014 al 2017 di 8,9 milioni di euro. Dalla prossima legislatura i deputati eletti scenderanno da 90 a 70, con un ulteriore risparmio di 13 milioni per le spese dei deputati e di 19 milioni per le spese dei gruppi. “Abbiamo ridotto del 50 per cento lo stipendio del segretario generale – ha concluso – questa è la risposta di chi ci definisce difensori della casta”.

“Siamo sottoposti a un attacco concentrico dalla stampa nazionale, non credo a complotti e strategia ma è evidente che siamo sotto tiro. E io non ci sto”, ha dichiarato Ardizzone annunciando una querela al Corriere della Sera. “Penso in coscienza che questo Palazzo abbia fatto in pieno il proprio dovere – ha detto Ardizzone – nonostante tutte le difficoltà, tutte le resistenze e tutti gli sguardi di sfida anche da parte di colleghi parlamentari”.

Ardizzone ha aggiunto: “Siamo stati criticati per il costo del segretario generale, ma il decreto Renzi è di febbraio e sappiate che noi siamo andati oltre le norme nazionali, potevamo arrivare a uno stipendio di 360 mila euro, invece abbiamo confermato il tetto a 240 mila euro nel corso di questa legislatura avremo un risparmio di 71 milioni di euro”.

“Abbiamo ridotto del 50 per cento lo stipendio del segretario generale – ha sottolineato – questa è la risposta a chi ci definisce difensori della casta”.