aziendaLa Regione siciliana vara il fondo anti affanno. E’ stato, infatti, raggiunto l’accordo con l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, per la convenzione con l’assessorato Industria per il consolidamento dei debiti delle imprese siciliane. Un fondo da 30 milioni che sarà gestito dall’Irfis che consentirà un consolidamento di circa 500 milioni di euro. E’ questo solo un tassello della legge 23 del 2008 che ha varato un pacchetto di agevolazioni per le aziende siciliane. Le operazioni funzioneranno a sportello e i singoli imprenditori potranno consolidare i loro debiti con il sistema bancario unificandoli con una sola banca che si assume il rischio complessivo oppure singolarmente con le varie banche. Dopo la richiesta avanzata alla banca prescelta, l’istruttoria viene inoltrata all’Irfis che gestirà il fondo da 30 milioni di euro. “La novità consiste anche”, sottolinea l’assessore all’Industria Pippo Gianni, “nel fatto che tutte queste operazioni tra le banche verranno fatte telematicamente”.
L’agevolazione prevede l’erogazione di un contributo pari al 60% del tasso di interesse praticato dalla banca per il consolidamento alla impresa. Contributo che si eleva al 70% nel caso che i richiedenti siano società cooperative oppure giovani imprenditori. Il consolidamento, che riguarda il 90% della minore esposizione dalla data del 30 giugno 2008 sino alla data dell’inoltro della richiesta, può riguardare: scoperti di conto corrente, anticipazione su crediti, titoli o merci, anticipi su ricevute bancarie, sconti di pagherò, finanziamenti a breve termine, rate di finanziamento a medio e lungo termine, canoni di leasing e spese per l’acquisizione delle garanzie. I finanziamenti devono avere una durata dai 18 mesi ai 6 anni e il tasso applicato sarà quello della Bce più uno spread massimo di 2 punti. “Pensiamo che in questo modo”, sottolinea Gianni, “le imprese potranno avere una boccata di ossigeno e onorare i propri impegni senza avere il fiato sul collo delle scadenze ravvicinate. Ciò in un momento di crisi come l’attuale può essere un aiuto sostanziale”. Ma intanto Confindustria di Siracusa lancia un appello alle banche.
“Nonostante la firma della convenzione tra ABI e IRFIS, per sbloccare le procedure per l’accesso alle provvidenze previste dalla legge”, afferma il presidente Alvaro di Stefano, “occorre adesso che le banche si attivino per stipulare con l’IRFIS apposite convenzioni per consentirne la fruizione da parte delle imprese”.

Fonte:economiasicilia.it