Si è concluso con una sentenza di condanna il processo nei confronti di un giovane canicattinese imputato di truffa. Il giudice monocratico Luca D’Addario, presso l’aula penale della sede distaccata di Canicattì del tribunale di Agrigento, ha emesso la sentenza di condanna alla pena di 4 mesi di reclusione nei confronti di R. G. 28 anni di Canicattì. I fatti si riferiscono al gennaio del 2007. Il ragazzo si sarebbe impossessato di alcuni biglietti della lotteria istantanea “Gratta e vinci” e successivamente si sarebbe recato nella tabaccheria per incassare due vincite di 50 euro. Grazie al codice identificativo dei biglietti, la proprietaria sarebbe riuscita a riconoscere i tagliandi rubati denunciando il giovane alla competente autorità giudiziaria. Il ragazzo, avrebbe approfittato di un momento di distrazione della titolare della tabaccheria sita in largo Aosta impossessandosi di alcuni tagliandi. Il giovane, sicuro di non essere stato visto, si sarebbe allontanato per verificare se la dea bendata gli era stata vicina regalandogli una vincita. In effetti, due dei tagliandi rubati contenevano un premio di 50 euro. Il giovane inconsapevole delle conseguenze che lo attendevano, si sarebbe recato nella tabaccheria per riscuotere i premi. La donna, riconobbe i tagliandi e denunciò il ragazzo alle forze dell’ordine con l’accusa di furto. Il giudice D’Addario, dopo aver valutato attentamente gli atti giudiziari in camera di consigli, ha letto il dispositivo contenente la sentenza di condanna alla pena di 4 mesi di reclusione. La difesa ha annunciato che, non appena sarà disponibile la motivazione della sentenza, ricorrerà in appello. Alcuni mesi addietro, una vicenda simile era accaduta al titolare di un’altra tabaccheria. In quell’occasione però il titolare era stato imputato per aver messo in vendita dei tagliandi della serie “Gratta e vinci” privi del marchio del Monopolio di stato. Durante un controllo delle forze dell’ordine, nell’edicola di proprietà dell’imputato vennero trovati 488 tagliandi gratta e vinci della serie “ Fortunello” privi del marchio del monopolio di stato. In quell’occasione le forze dell’ordine adottarono un provvedimento di tipo restrittivo sequestrando tutto il materiale