“L’organico della Corte d’Appello di Caltanissetta si e’ mantenuto incompleto a causa della mancata copertura, per buona parte dell’anno, di tre posti di consigliere e dell’assenza di aspiranti ai due posti scoperti di magistrato distrettuale, che ha colpito il 30 per cento dell’intero comparto”. E’ quanto illustrato oggi il Presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, Salvatore Cardinale nella relazione letta durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. “I vuoti registrati hanno accentuato i disagi connessi all’obiettiva inadeguatezza dell’attuale previsione organica, piu’ volte e inutilmente denunciata, la quale, al di la’ dell’encomiabile impegno di singoli magistrati, appare nei fatti inidonea a rispondere alle sollecitazioni ed alle aspirazioni a ridurre, in quantita’ tangibile, l’arretrato e a gestire in tempi ragionali, specie nel settore civile, la sopravvenienza sempre in aumento”.
Per quanto riguarda i Tribunali del Distretto, nel periodo di riferimento, il numero dei giudici togati in servizio e’ stato di 46 unita’ a fronte di un organico complessivo di 56 magistrati, con una scopertura del 18 per cento. Nelle cinque procure del Distretto, a fronte di un organico complessivo di 36 magistrati, si sono registrate ben 17 vacanze, pari ad una scopertura media del 47 per cento.
E’ stato cosi’ raggiunto “un livello di scopertura mai registrato negli anni passati che non puo’ non avere inciso sulle attivita’ investigative in un territorio da sempre afflitto dalla presenza del fenomeno mafioso e dove la Dda e’ chiamata ancora una volta ad occuparsi di delicate indagini, alcune delle quali legate alla stagione delle stragi di mafia”. Quest’anno a Caltanissetta l’anno giudiziario si è aperto poi nel nome del giudice Rosario Livatino.
Con il sostegno della Casa editrice Salvatore Sciascia, con la collaborazione dell’associazione Tecnopolis, dell’associazione “Amici di Livatino” e della Fondazione Progetto legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia, la Presidenza della Corte di Appello e l’Associazione Nazionale Magistrati di Caltanissetta hanno promosso la riedizione degli scritti del giudice canicattinese, in un volume intitolato “Non di pochi, ma di tanti”, offerto in dono a chi ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
Vi sono riportate la relazione di Livatino sul “ruolo del magistrato nella società che cambia” e quella dal tema “Fede e diritto”; il giovane magistrato canicattinese, che si era formato quale uditore giudiziario negli uffici giudiziari di Caltanissetta, esprime con parole semplici e con toni chiari l’alto suo concetto del compito che era chiamato a rivestire, spiegando in modo concreto cosa e come fare per rendere utile e nobile questo difficile lavoro.
A margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario nisseno c’è stata la protesta dell’Ordine degli avvocati di Caltanissetta contro la liberalizzazione del governo Monti e hanno distribuito volantini dal titolo “Diritti da difendere nella crisi dell’economia”.
Nel documento è scritto che “i cittadini hanno diritto a essere difesi da avvocati indipendenti dai poteri economici e finanziarie, quindi no a professionisti trasformati in imprenditori e uomini d’affari; i cittadini hanno diritto alla giustizia senza dover pagare nuove tasse, a una giustizia civile rapida, ad avvalersi di tariffe legali certe, eque e trasparenti e a una giustizia riformata con leggi dello Stato”.