1Il giorno 25 Marzo U.S. una delegazione di questa Organizzazione Sindacale si è recata in visita presso i luoghi di lavoro della Casa Circondariale di Agrigento documentandone lo stato attraverso un servizio fotografico.

Nel corso della visita si sono potute rilevare diverse insufficienze relative alle condizioni di sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro normativamente previste dal D.Lgs 81/2008 (Ex Legge 626) e succ. mod. ed int., chiaramente riconducibili alla esiguità dei fondi assegnati sugli appositi capitoli di bilancio e nel caso di specie per la manutenzione della fabbricato. All’ arrivo in istituto, si viene colpiti positivamente dalla cura delle aiuole e delle piate ornamentali dei giardini dell’ area esterna, che lasciano presagire una buona tenuta dei luoghi di lavoro. Ma già all’ingresso del block house si incominciano a notare le prime inadeguatezze con infiltrazioni di acqua piovana dal soffitto, cavi elettrici a vista, arredi fatiscenti e servizi igienici al limite della decenza. Presso la portineria come anche alla sala regia la presenza di apparecchiature e cavi elettrici in vista lasciano supporre l’esistenza di insalubri campi elettromagnetici. Notevoli infiltrazioni d’acqua piovana si notano sul soffitto del corridoio adiacente la sala regia, (a causa delle quali sono stati rimossi anche i neon di illuminazione), e presso la postazione di servizio del preposto alla sorveglianza esterna. Quella delle infiltrazioni d’acqua piovana sembra essere una costante che interessa tutta la Casa Circondariale e parrebbe essere dovuta al deterioramento della guaina protettiva che riveste i tetti dell’intera struttura. Si notano infatti, anche notevoli infiltrazioni d’acqua piovana all’interno dei locali del Magazzino Detenuti, dell’Ufficio Matricola, dei locali perquisizione detenuti nuovi giunti, presso i corridoi di accesso ai reparti detentivi maschili, nei corridoi delle sezioni detentive del 3° piano, presso la caserma agenti e presso gli uffici del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti. Salendo le scale che portano al corridoio di accesso alle sezione detentive maschili, da una delle finestre, si viene pervasi da forti odori sgradevoli provenienti dall’esterno, dovuti a sedimentazione di escrementi di volatili e al ristagno di acqua piovana all’interno di un canale di smaltimento delle acque piovane, dove sembrano proliferare insetti di ogni genere. Il box del cancello smistamento ai reparti, denominato 154, come anche gli altri box del 1° 2° e 3° piano detentivo e quelli dei passeggi, ove presta servizio il personale, sono privi di idonei impianti di aerazione e climatizzazione e presentano arredi fatiscenti e poco funzionali (spesso il personale è costretto a utilizzare delle vecchie sedie di tipo scolastico). Preoccupazione destano anche le condizioni strutturali e igieniche dei bagni presenti nelle postazioni di servizio all’interno delle sezioni detentive che necessiterebbero di adeguata ristrutturazione. Forti infiltrazioni di acque di scarico, provenienti presumibilmente dai piani superiori, si notano anche presso il reparto Isolamento e quello per detenuti cd “Protetti” nonché presso il corridoio infermeria e all’interno della cd “Farmacia” ove sono custoditi i farmaci destinati all’utenza detentiva. Degradanti sono inoltre apparse le condizioni delle docce dei ristretti, ubicate ancora in locali comuni, quindi non in regola con la normativa vigente e pertanto motivo di ulteriore carico di lavoro per il personale operante all’interno dei reparti detentivi. Il Reparto Femminile, eccezione fatta per l’area verde esterna, infestata da erbacce e abbandonata all’incuria, è apparso curato e molto pulito, nonostante la presenza di alcune infiltrazioni di acqua piovana e di alcune crepe sui muri.


La visita effettuata sul muro di cinta ha consentito di poter constatare dall’alto la totale incuria dell’area verde interna all’istituto e prendere visione di cumuli di spazzatura adiacenti le sezioni detentive, determinati dai rifiuti gettati dalle finestre delle celle dai ristretti, che potrebbero costituire fonte di pericolo per la salute degli stessi detenuti e del personale operate. Si è anche potuto constatare lo stato del costruendo nuovo padiglione detentivo, i cui lavori sono fermi da alcuni mesi, e l’abbandono in cui versa il campo di calcio riservato al personale, che oggi risulta occupato da una colonia di cani. Le garitte in cui presta servizio il personale di sentinella si presentano in uno stato fatiscente, invase da volatili che nidificano all’interno delle tettoie corrose dalla ruggine, privi di climatizzazione e sottoposte ad infiltrazioni di acqua durante i giorni di pioggia. Sul muro di cinta è stata altresì rilevata la presenza di fili elettici scoperti e la sedimentazione degli escrementi degli uccelli presso le garitte non attive, ma che comunque costituiscono luogo di transito del personale. Al Nucleo Traduzioni e Piantonamenti risultano impiegate n. 41 unità Polizia Penitenziaria. Diversi sono gli automezzi posti fuori uso, per cui quelli in dotazione non sono bastevoli alle esigenze dell’istituto. Dei mezzi in dotazioni, molti si presentano vetusti e con una percorrenza chilometrica elevata. Alla data della visita l’istituto era gravato da un sovraffollamento considerevole. Risultavano, infatti, presenti 411 detenuti, di cui 27 donne, a fronte di una capienza prevista di 194 detenuti. L’organico della Polizia Penitenziaria amministrato, seppur conforme alla dotazione stabilita per l’istituto, appare insufficiente. Infatti da alcuni mesi il servizio del personale viene regolarmente programmato su tre quadranti anziché quattro. Ciò avrebbe comportato nel mese di dicembre u.s. lo sforamento del budget dello straordinario assegnato all’istituto e di conseguenza il mancato pagamento del compenso dovuto al personale per le ore di lavoro straordinario prestate. Appare pertanto indispensabile, anche in prospettiva dell’apertura del costruendo nuovo padiglione detentivo, dover integrare l’organico dei diversi ruoli stabilito per la Casa Circondariale di Agrigento e nelle more elevare il budget dello straordinario assegnato all’istituto. Nel corso della visita e durante l’assemblea tenuta al termine della visita il personale, oltre alle sopra evidenziate deficienze relative alle condizioni di sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro, ha lamentato: 1) il fatto di essere costretto ad operare avendo la responsabilità di più posti di servizio con l’aggravante di operare in ambienti detentivi costantemente sovraffollati; 2) il mancato pagamento del compenso per lavoro straordinario effettuato nel mese di dicembre U.S. e non retribuito a causa dello sforamento del budget assegnato all’istituto; 3) la mancanza di un idoneo sistema di riscaldamento ( da molti anni infatti il riscaldamento dell’istituto risulta fuori uso e il personale è costretto ad attenuare le sofferenze dovute al freddo facendo uso di inefficienti stufette elettriche); 4) la necessità di una rivisitazione dell’attuale organizzazione del lavoro che sopperisca al ridimensionamento dell’organico di Polizia Penitenziaria avuto nel tempo; 5) l’eccessivo carico di lavoro a cui risulta sottoposto il personale che opera all’interno delle sezioni detentive maschili, ed in particolare quello di servizio presso il reparto per detenuti Alta; 6) Sicurezza del 1° piano, a causa dei numerosi corsi scolastici frequentati all’interno degli stessi reparti dai detenuti ivi ristretti. E’ stata altresì segnalata presso l’area esterna, nelle vicinanze della sezione semiliberi, una possibile perdenza di gas dalle tubature, che andrebbe urgentemente verificata per non esporre a gravi rischi il personale e quanti giornalmente vi transitano a vario titolo. Delle criticità appurate nell’ambito della suddetta visita, si ritiene di evidenziare nell’ordine, quelle per le quali un urgente intervento sarebbe da ritenersi non più rinviabile e nello specifico ci si riferisce a: 1) Una ristrutturazione immediata e completa dei tetti dell’istituto che consenta di arginare le cospicue infiltrazioni d’acqua piovana che nel tempo potrebbero anche arrecare gravi danni alla struttura dell’istituto e costituire un grave pericolo per l’incolumità fisica del personale e dei ristretti; 2) Messa in sicurezza, disinfestazione e pulizia di tutte le garitte e del muro di cinta e dotazione di sistemi di climatizzazione nelle garitte attive; 3) Pulizia dei cumuli di rifiuti giacenti nelle vicinanze delle sezioni detentive e predisposizioni di mezzi idonei ad arginare il riproporsi della problematica; 4) ristrutturazione dei servizi igienici carenti sotto l’aspetto strutturale ed igienico sanitario; 5) Dotazione di arredi adeguati ( soprattutto sedie) al personale in servizio presso le portinerie, i cancelli di smistamento e presso le sezioni detentive. 6) Ripristino dell’impianto di riscaldamento e dotazione di sistemi di climatizzazione e aspirazione nei locali chiusi. E’ innegabile comunque che alcune della criticità riscontrate durante la visita potrebbero essere risolte con interventi di manutenzione effettuati in economia. Per quanto sopra rappresentato si chiede di voler adottare urgenti e non più rinviabili interventi, sia di carattere economico che di risorse umane, per garantire al personale in servizio presso la Casa Circondariale di Agrigento di poter assicurare adeguati standard di sicurezza penitenziaria ed operare in ambienti di lavoro che quantomeno possano definirsi sufficienti rispetto ai dettami della normativa sulla sicurezza e salubrità del posto di lavoro. Nel restare in attesa di riscontro si inviano distinti saluti.

Dr. Rosario DI PRIMA (Segretario Regionale O.S.A.P.P.)